Trenta Ore per la Vita a fianco della C.R.I.
“A un arresto cardiaco si può sopravvivere, a un soccorso in ritardo no” è questo lo slogan dell’Associazione ONLUS Trenta Ore per la Vita che in collaborazione con la Croce Rossa Italiana anche quest’anno si occuperà di raccogliere fondi per l’acquisto di defibrillatori per scuole e campi sportivi della città.
L’iniziativa, pubblicizzata a livello nazionale sulle reti Rai, sarà presente anche a livello cittadino: in via Vittorio Veneto e in Piazza Santa Croce ci saranno i giovani volontari della Croce Rossa, impegnati nella raccolta fondi mattina e pomeriggio da venerdì 29 aprile fino all’8 maggio. L’obiettivo del progetto è quello di diffondere nella popolazione la conoscenza delle pratiche di rianimazione cardio-polmonare in situazioni di emergenza e di aumentare la disponibilità delle attrezzature mediche salvavita nei luoghi pubblici e, in particolare, nelle strutture sportive e nelle scuole. Infatti i fondi raccolti contribuiranno all’acquisto di presìdi salvavita composti da un defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) utilizzabile da personale non medico.
Spesso per salvare una vita occorre conoscere poche e semplici manovre, basti pensare che nel giro di pochi minuti viene compromesso tutto il sistema cerebrale di una persona colpita da arresto cardiaco, anche un’ambulanza tempestiva spesso non è in grado di arrivare in tempo, saper effettuare un massaggio cardiaco e saper utilizzare un defibrillatore possono rivelarsi risorse fondamentali, perciò al personale delle strutture beneficiarie, la C.R.I. fornirà il corso di formazione BLS-D (Basic Life Support – Defibrillation) per cittadini, della durata di 6 ore, che fornisce conoscenze essenziali sulle manovre da compiere in caso di arresto cardiaco e su come eseguire la defibrillazione precoce. Il corso per cittadini è accessibile a tutti, poiché è rivolto a soccorritori occasionali che possono trovarsi nella situazione di assistere persone in maniera sporadica, come nell’ambito domiciliare, sul posto di lavoro o in luoghi pubblici.
Carolina Esposito