IL PUNTO
(a) Torre del Greco – Il Consorzio Urbania “vivere la città” è un aggregato di cinque società tra cui la Urbania Multiservizi, che si occupa della gestione degli stalli di sosta a pagamento a Torre del Greco. L’impresa ha di recente vinto il bando per l’assegnazione del servizio di gestione delle strisce blu a Torre del Greco. Ma il consorzio, per lo spazio pubblico che ha in gestione, paga la Tarsu? In base alla giurisprudenza della Corte di Cassazione la risposta dovrebbe essere affermativa. Tale scienza giuridica si esplica in varie sentenze, tra cui la n°27045 del 2007, e la n°20359 sempre del 2007. Con quest’ultima, in particolare, si trova d’accordo anche il dirigente del settore Fiscalità Locale del comune, il dottor Salvatore Farella, avvocato ed esperto in diritto amministrativo, il quale afferma: “Nella massima, la corte di Cassazione ha ragione”. “La tassa sui rifiuti è dovuta per l’occupazione o la detenzione delle aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, con l’esclusione delle aree scoperte pertinenziali o accessorie ad abitazioni”, questo è quanto afferma la suprema corte. Il Consorzio, dunque, dovrebbe al comune una somma che si aggira intorno ai 20.000 euro annui, calcolata in base ai 1162 posti che ha in gestione sul territorio cittadino, e di cui 627 sono a pagamento. Tuttavia la questione non è così semplice. La rete infatti pullula di esempi di Comuni che tendono ad ignorare o “dimenticare” che l’applicazione della TARSU va fatta anche in questi casi. Il Consorzio non è stato d’aiuto per un chiarimento dell’intricata questione, avendo scansato le richieste di intervista da due settimane a questa parte. Pertanto non è stato possibile chiedere se corrisponda o meno la tariffa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
Carmine Apice
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 18 maggio 2011