Il calvario del nosocomio ha radici nel 2010
(a) Torre del Greco – Ha radici nel 2010 l’odissea dell’ospedale Maresca. I momenti “topici”:
27settembre 2010: il Maresca riceve la sentenza di morte. Viene giudicato non idoneo come Ospedale di II livello Urgenza-Emergenze, è destinato a trasformarsi in semplice ospedale di lungo degenza e riabilitazione.
Marzo 2010: si costituisce il Comitato Pro Maresca, le “mamme coraggio” occuperanno il III e IV piano del nosocomio.
28 giugno 2010: chiude Chirurgia.
5 ottobre 2010: Zuccatelli, autore del piano di rientro, si dimette. Nello stesso giorno il summit dei sindaci, i cui comuni rientrano nel bacino d’utenza del Maresca.
15 ottobre 2010: Caldoro annuncia che “salvo piccoli aggiustamenti, il piano Zuccatelli non verrà modificato”.
26 novembre 2010: un team di legali presenta un ricorso al Tar contro le decisioni del piano di rientro sanitario. 31 gennaio 2011: una delibera ribadisce il piano e decreta, entro 90 giorni dalla sua pubblicazione, la chiusura del Pronto Soccorso, di Urologia e di Gastroenterologia, reparti d’eccellenza storica. Il Comitato pro Maresca insorge, mobilita l’opinione pubblica, occupa per qualche giorno l’Aula Consiliare e promuove una pacifica ma decisa azione di protesta davanti ai palazzi della Regione. Arriva una risposta: la delibera 440 del 30 marzo 2011. Con essa si promette che il Servizio Psichiatrico di diagnosi e cura (SPDC), che il decreto 49 programmava a Boscotrecase, resta momentaneamente al Maresca. Prevista, inoltre, la permanenza dell’attività del Pronto Soccorso per un periodo non inferiore ad un anno, in considerazione della necessità di completare e adeguare le strutture e le tecnologie di Boscotrecase. Contestualmente si decide per la permanenza di Gastroenterologia, Chirurgia e del laboratorio di analisi. La riconversione del Maresca, infine, secondo il crono programma, avverrà in 24 mesi.
23 maggio 2011: una delegazione del Comitato ed alcuni operatori sanitari vanno a Castellammare di Stabia, per avere chiarimenti da Vittorio Russo, dirigente dell’Asl Napoli 3 Sud e firmatario della delibera.
15 maggio 2011: chiude il laboratorio analisi del Bottazzi,
Giugno 2011: viene decisa la sospensione del servizio di Pronto Soccorso Pediatrico del Maresca, a partire dal 10 luglio. Le “mamme coraggio” si incatenano davanti al Pronto Soccorso ed iniziano lo sciopero della fame e della sete.
Il resto è cronaca recente, testimoniata quotidianamente dal nostro giornale, e i cui esiti sono attesi in questo periodo.
Mariacolomba Galloro
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 12 luglio 2011