Un corteo di disoccupati ed ex detenuti
Da Sant’Antonio è partito ieri mattina il corteo dei disoccupati ed ex detenuti torresi che hanno marciato nelle strade della città chiedendo posti di lavoro. Contrassegnato da qualche striscione e una ventina di persone, il corteo poco numeroso ha percorso via Piscopia e via Roma, dove i commercianti in segno di solidarietà hanno abbassato le saracinesche al loro passaggio, per arrivare fino al Palazzo Baronale per richiedere un incontro con il Sindaco. I manifestanti hanno chiesto di essere ascoltati per raccontare lo stile di vita di coloro i quali hanno perso il lavoro, protagonisti i disoccupati, quelli recenti e non, costretti nel migliore dei casi a impiegarsi nel lavoro nero, oppure uomini usciti dal carcere, tra le difficoltà ad essere reinseriti nella società torrese, “Quello che chiediamo –afferma Vincenzo Fiorino, tra gli organizzatori della protesta- è tutela per i lavoratori torresi, il Sindaco dovrebbe tenere conto dei problemi sociali piuttosto che occuparsi del restyling della città, vogliamo che inserisca i cittadini torresi nei cantieri dell’edilizia, dove spesso lavorano persone provenienti da altre città o stranieri”.
Dunque la crisi si fa sentire anche a Torre del Greco, dopo la scure sui marittimi, gli “ultimi” della città chiedono di ricompattare gli equilibri sociali “Una città che versa nella disoccupazione e nel lavoro nero – continua Fiorino- è vittima di squilibri, a partire dalla famiglia, nella quale né uomini né donne trovano lavoro, non sanno come pagare l’affitto, le tasse o mandare i figli a scuola, lo Stato garantisce solo bonus e sussidi ma sono destinati a pochi, e non sono utili a risolvere il problema”. E infine si alza anche la protesta contro questa classe politica che promette posti di lavoro in tempi di campagna elettorale: “i politici prima comprano i voti promettendo un impiego e poi si rivelano incapaci di rispettare le promesse, siamo stanchi di questi clientelismi”
Carolina Esposito