L’ex magistrato a Torre per “sponsorizzare” Malinconico. Dopo cinque anni arrivano le scuse
Torre del Greco – A due settimane dalle elezioni comunali nella città del corallo, la campagna elettorale del centrosinistra entra nel vivo. Giovedì scorso, a “sponsorizzare” la candidatura di Gennaro Malinconico alla poltrona da sindaco è stata la coalizione dell’Italia dei Valori, che per l’occasione ha invitato Antonio Di Pietro, ex magistrato e leader indiscusso del partito. Nel centralissimo ristorante di via Vittorio Veneto, Gennaro Malinconico, Gerardo Guida commissario cittadino di Italia dei Valori, Anita Sala consigliere Regionale, il deputato Aniello Formisano insieme ad Antonio Di Pietro, hanno incontrato i cittadini accorsi in massa per parlare del programma elettorale da presentare alla città per battere il forte centrodestra. La riunione, moderata dal commissario cittadino Guida, è iniziata con l’outing degli esponenti di Italia dei Valori torresi. Infatti, Guida ha esordito scusandosi con Antonio Di Pietro per l’alleanza stretta cinque anni fa con Ciro Borriello. Un’ammissione di colpa che ha creato non poco imbarazzo nella sala, ma tuttavia ci ha pensato subito il colorito e decisamente più navigato Tonino a sdrammatizzare e togliere le castagne dal fuoco: “Sono errori che capitano – commenta l’ex magistrato di Mani Pulite, Antonio Di Pietro – a volte le persone si rivelano l’opposto di quello che sembrano. Del resto anche il Padre Eterno ogni dodici persone ne sbagliava una”. Le battute di Di Pietro hanno fatto tornare distesa la situazione tra i presenti: “Dobbiamo spiegare alla cittadinanza – continua Di Pietro – quali sono i punti principali del nostro programma elettorale. La campagna elettorale dovrebbe sempre essere dedicata ai progetti e agli obiettivi che il candidato si pone, chi fa una campagna parlando solo del suo avversario politico vuol dire che non ha le idee chiare e non offre l’alternativa agli elettori. A livello nazionale la situazione è critica, soprattutto per l’economia italiana. Noi abbiamo deciso di non condividere alcune scelte del governo Monti, anche se da quando c’è il professore al governo mi sento più sicuro – scherza l’ex magistrato -: almeno siamo ben rappresentati all’estero, non rischiamo di fare brutte fiigure per le squallide battute del nostro premier”. Anche il candidato sindaco Gennaro Malinconico sulla stessa lunghezza d’onda di Di Pietro: “Ci deve essere un rinnovamento. La città deve capire che l’alternativa c’è, un volto nuovo sul quale contare. Non è possibile ripresentare un sindaco che è indagato per reati contro l’amministrazione comunale. Gli obiettivi vanno condivisi con la cittadinanza. Abbiamo delle arti che dobbiamo far si che vengano utilizate come risorse per attrarre turisti. Non è concepibile che noi siamo la patria del corallo e dei cammei e che il polo orafo sia collocato a Marcianise. Non è possibile – continua Malinconico – che una città di 90mila abitanti resti senza un ospedale. La politica deve intervenire con mosse efficaci, non deve restare a guardare ed organizzare qualche fiaccolata ogni tanto. Anche i cittadini devono fare la propria parte, devono essere coinvolti alle attività dell’amministrazione”.
Andrea Scala