La maggior parte delle autorizzazioni paesaggistiche siano state rilasciate, altre in arrivo
I gestori degli stabilimenti balneari di Torre del Greco possono tirare un (leggero) sospiro di sollievo: sono state finalmente rilasciate dalla Soprintendenza una parte delle discusse Autorizzazioni Paesaggistiche, necessarie al regolare allestimento delle strutture di legno sugli arenili in concessione. Dopo i cedimenti, i crolli e gli abusi edilizi, che l’anno scorso hanno interessato alcuni noti stabilimenti balneari del litorale corallino, l’iter burocratico che prevedeva una semplice Comunicazione di Inizio Attività, a partire da quest’anno prevede il rilascio di un Titolo Edilizio da parte del Comune, che a sua volta deve essere “autorizzato paesaggisticamente” dalla Soprintendenza. Una complessa procedura che richiedeva dai 45 ai 60 giorni e che “rischiava di far scalare all’estate inoltrata l’apertura degli stabilimenti balneari, procurando in tal modo un ulteriore danno economico alla città”. Così apprendiamo da Carlo Ceglia, Presidente dell’Associazione per il Rilancio di Torre del Greco, che si è fatta portavoce della nota problematica presso il Sindaco Gennaro Malinconico. La disponibilità del nuovo Primo Cittadino si è immediatamente tradotta in una serie di incontri che in parte hanno velocizzato la concertazione tra Comune e Soprintendenza. Pare, infatti, che la maggior parte delle autorizzazioni paesaggistiche siano state rilasciate; ne mancherebbero solo 4 o 5, che saranno emesse tra due settimane. Sarà infine il Comune, nei prossimi giorni, a rilasciare il Titolo Edilizio (o Permesso di Costruire) e a dare il via definitivo all’estate corallina. Tutto è bene quel che finisce bene? Non proprio. Resta ancora da risolvere, infatti, il problema dell’inquinamento. Mentre lo scorso 10 maggio la Regione Campania ha varato una legge ad hoc per consentire ai lidi di prolungare la stagione di apertura fino al 31 dicembre 2012 – l’ Arpac (Agenzia Regionale per l’Ambiente) – ha dichiarato ( e confermato ) la non balneabilità delle coste torresi. In particolare, degli 8020 metri di costa analizzati, potranno “vedersene bene” solo i bagnanti del litorale di Via Fiorillo, l’unico ritenuto in regola con i recenti parametri di balneazione. Restano ancora incerte, inoltre, le sorti delle spiagge libere: “Abbiamo chiesto al Consorzio Attività Turistiche, di farsene carico tramite il Comune – prosegue Ceglia – affidare queste spiagge al Cat, piuttosto che ad un comitato di quartiere, ci garantirebbe una migliore manutenzione a fronte di un netto risparmio, in quanto non sarebbe necessario versare alcun contributo. Dettaglio non trascurabile, in tempi di crisi”.
Marina Miranda
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 30 maggio 2012