Giulio Durni, marinaio e scrittore, al primo romanzo
Un bandito perbene è il primo romanzo di Giulio Durni, classe 1957, di Torre del Greco, marinaio e scrittore; il libro è pubblicato da Graus Editore nella collana Specchi di Narciso. Il romanzo inizia con il “bandito perbene”, il boss malavitoso Gennaro Carrese, in una piccola camera d’albergo, pensieroso e pronto alla fuga: qualcosa è andato storto, e così il criminale rivive ad occhi aperti il film della sua vita, come nei migliori flash back cinematografici. L’iniziazione criminale avviene nel modo più classico: all’inizio degli anni Settanta, insieme ai suoi due amici Antonio e Salvatore, Gennaro, già allora un ragazzino dalla tempra forte, partecipa agli sbarchi clandestini delle sigarette nel porto di Napoli. La scalata criminale segue, così, un percorso quasi obbligato: Gennaro passa dal contrabbando, agli scippi, alle prime rapine a mano armata, senza però trascurare la sfera amorosa. Angela, una ragazzina esile e devota, diviene la prescelta, la donna del capo, la compagna fedele che sa che non deve chiedere, che è meglio non sapere. Con la sua donna Gennaro mostra un singolare lato umano: è dolce, premuroso, innamorato, ed è sempre capace di ritagliarsi un momento di relax e di sorprendere Angela con una gita fuori porta o con dei biglietti per il concerto del cantante preferito della ragazza. Dopo il piacere, è tempo di ritornare “a lavoro”: Gennaro coinvolge gli amici di infanzia ed altre persone di indubbio spessore criminale, mette su una banda ed organizza la prima rapina – un assalto ad un furgone portavalori – con la complicità di una talpa interna. Gennaro riesce così a mettere a punto il colpo perfetto; il boss deve ora inevitabilmente scontrarsi con la giustizia, incarnata dal tenente Dario Marini, quarantenne totalmente assorbito dal lavoro e inevitabilmente scapolo, ma non mancherà per lui un intermezzo amoroso nel corso del romanzo. Le ambizioni criminali di Gennaro si spostano in alcuni paesi del Nord Italia, dove il bandito riesce a mettere a segno diversi colpi fortunati, uno dei quali dovuto ad un fortuito momento di distrazione di un vigilante, allontanatosi un attimo e sospettato, ingiustamente, di essere il basista della banda. Nella coscienza di Gennaro si affacciano i primi moti di umanità: il boss spietato e, machiavellicamente, aiutato dalla buona sorte sente che deve destinare una parte del bottino alla famiglia della guardia sfortunata. Il tenente Marini, intanto, è sempre più determinato a catturare Gennaro, e la situazione precipita quando nella rocca- forte del criminale si infiltra un agente scelto. Gennaro, messo in guardia da una sensazione di inquietudine, riesce a scappare e ad iniziare una nuova vita in incognito in un piccolo paese. Qui, complici le parole di Don Carlo, il parroco del posto, il bandito prova un fortissimo desiderio di redenzione e pentimento. Quale volto di Gennaro avrà la meglio, quello crudele e spietato, o quello umano e desideroso di redenzione? Il romanzo Un bandito perbene rappresenta un cambiamento di rotta del poeta marinaio Durni; infatti, dopo aver pubblicato due raccolte di poesie, lo scrittore ha deciso di virare sulla prosa e di dedicarsi ad una narrazione di più ampio respiro, ma il mare, così come Capri e la costiera amalfitana, sono costantemente presenti nel racconto e fungono da cornice lirica agli incontri d’amore di Gennaro ed Angela. TITOLO Un bandito perbene AUTORE GIULIO DURNI pp. 104 Euro 12,50 Collana Specchi di Narciso ISBN 9788883463570
Santa Russo
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 27 febbraio 2013