Sgominata a Torre una vera e propria realtà criminale pericolosa
Da che mondo è mondo si sa: gli animali sono i migliori amici dell’uomo e, in particolare, il cane è l’amico più fedele. La settimana scorsa, a Torre del Greco, si è verificato un episodio che ha lasciato l’amaro in bocca ai tanti cittadini amanti degli amici a quattro zampe. In particolare, è emerso che sul territorio della cittadina corallina si organizzavano combattimenti tra cani. Un odioso fenomeno che torna alla ribalta della cronaca, un odioso fenomeno che non si immaginava potesse emergere nella città del corallo. Eppure le forze dell’ordine hanno scoperto il fenomeno e a farne le spese sono stati i responsabili di tali pratiche di combattimento che sono stati, naturalmente, individuati e denunciati dopo un’accurata indagine condotta dagli inquirenti territoriali. “Avevamo avviato le indagini, in collaborazione con i carabinieri, ancor prima che la notizia fosse diffusa dalla stampa – ha precisato il Sindaco Malinconico -. I responsabili sono stati individuati e denunciati all’autorità giudiziaria. La Polizia Municipale continuerà a monitorare il territorio per verificare se, da altre parti, esiste lo stesso fenomeno”.
A dire la sua, è stato anche il dottor Ciro Troiano, responsabile dell’Osservatorio Nazionale Zoomafia della LAV: “Anche se il fenomeno non riveste più i caratteri di allarme sociale, molti segnali indicano una graduale ripresa. I combattimenti tra cani – dichiara – restano una realtà criminale pericolosa che deve esse- re contrastata senza abbassare la guardia. La pericolosità che hanno questi criminali, si evince anche dalla sistematicità con cui si svolgevano i combattimenti: stessi giorni, posti, orari e alla presenza di passanti, dimostrando sfrontatezza, arroganza e prepotenza: tipici atteggiamenti criminali, Nei combattimenti di Torre del Greco – precisa – i cani addestrati venivano istigati al combattimento (anche contro) cani randagi. Se fino ad alcuni anni or sono il fenomeno era numericamente più consistente, attualmente i combattimenti fra cani sembrano avere raffinato le proprie condotte a delinquere diventando – naturalmente non nel caso di Torre del Greco – meno vistosi rispetto al passato. Nonostante il coinvolgimento di due persone i cani non sono stati sequestrati. La LAV – conclude Troiano – chiederà alla Procura di procedere a un sequestro preventivo finalizzato a scongiurare il pericolo che, in caso di condanna, non si possa effettuare la confisca dei cani, come prevede la legge”.
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 10 aprile 2013