Sulla vicenda è intervenuto anche il sindaco Gennaro Malinconico
Nella sede centrale dell’istituto Tecnico Pantaleo di via Cimaglia, oltre 400 alunni hanno scioperato nei primi giorni di novembre, a causa della chiusura dei bagni al terzo piano. La fatiscenza dei servizi igienici (caduta di intonaci ed infiltrazioni d’acqua), avevano costretto il dirigente della scuola, Prof. Carlo Ciavolino, a prendere il provvedimento di chiudere parte dei bagni, poiché, in mancanza di i mmediati lavori di manutenzione, non era possibile utilizzare i suddetti locali. Da qui è scattata la protesta degli studenti, che hanno disertato le lezioni. Sulla vicenda è intervenuto anche il Sindaco Gennaro Malinconico, con una lettera alla Provincia di Napoli, quale proprietaria dell’immobile. I lavori di manutenzione non riguarderebbero solo i servizi igienici, ma anche l’agibilità della scala di sicurezza, già in precedenza più volte segnalati dal responsabile della sicurezza, della prevenzione e della protezione dell’istituto, precisando a nche l’inadeguatezza dei rimanenti servizi funzionanti. Il primo cittadino, inoltre, ha anche invitato il dirigente Ciavolino ad effettuare, con i fondi in dotazione della scuola, gli interventi immediatamente possibili e risolvibili, in modo da garantire la regolarità delle lezioni per l’anno scolastico in corso.
La mancanza di sicurezza degli edifici scolastici è una gravissima carenza della nostra nazione. Da una recentissima indagine di Legambiente è emerso che quasi la metà delle strutture scolastiche non possiede le certificazioni di agibilità, p iù del 65% non ha il certificato di prevenzione incendi e il 36% ha b isogno di manutenzione urgente, il 32% si trova in aree a rischio sismico e il 10% ad alto rischio idrogeologico. Inoltre, negli ultimi due anni c ’è stato un calo totale degli investimenti in tutta Italia, con una contrazione in media di 40 milioni di euro per la manutenzione straordinaria per edificio scolastico. Una situazione che peggiora al Sud, dove la media degli investimenti è inferiore a quella nazionale, nonostante vi sia una maggiore necessità d’interventi di manutenzione straordinaria.
Marika Galloro
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 21 novembre 2012