I partiti premono per cambiare la giunta tecnica in una politica
C’è un avvocato di 63 anni che da qualche giorno ha abbandonato la lettura dei “sacri” codici per seguire da casa le intenzioni degli uomini di partito di sovvertire i suoi piani di governo. "capaci". È Gennaro Malinconico, il mistico sindaco di Torre del Greco che per ragioni più di facciata che politiche è costretto a partecipare in qualche modo alle piroette di Vittorio Cuciniello e di compagnia cantante. Nella gestazione del nuovo governo cittadino ha voluto sporsi in prima persona per avere un passaggio più soft dalla sua creatura tecnica ad una giunta più marcatamente politica. A fargli da sponda ci sarebbe Sel, che vorrebbe riconfermare l’attuale assessore alla cultura, Laura Santangelo, anche se, nel caso di un’imprimitura per cambiare totalmente la squadra di governo è già pronto il segretario cittadino, Boschetti. Il Pd, con il suo segretario Vittorio Cuciniello, punta ad avere la casella che all’atto della formazione della prima giunta Malinconico è stata data all’Idv, ovvero la carica di vicesindaco. Per quel posto i contendenti sono vari: in primis troviamo lo stesso Cuciniello, seguito a ruota da Lorenzo Porzio, grande sponsor di Massimo Meo, poi, un ipotesi più peregrina potrebbe portare alla nomina del leader dei Giovani democratici, Giuseppe Stasio. Nell’Udc, tutte le tracce portano al grande elettore di Gaetano Frulio, Sergio Altiero, che già era dato tra i papabili subito dopo l’elezione di Malinconico a sindaco. La neonata lista di Formisano, Centro democratico, che detiene nella giunta il posto di vicesindaco ereditato dal gruppo dell’Idv, con Paris La Rocca, potrebbe fare melina per mantenere tale posizione, però si potrebbe accontentare anche di un’altra casella importante dove potrebbe essere inserito un fedelissimo dell’ex coordinatore regionale dell’Idv. Parlando proprio dell’ex partito di Formisano, l’Italia dei Valori con l’acquisto tra le sue fila del consigliere Ciro Piccirillo è ancor più legittimato a chiedere un posto nella giunta cittadina, tra i nomi che circolano c’è anche quella del primo dei non eletti, Alfonso Cirillo. Per gli altri nomi si deve vedere come troveranno un accordo le liste e partiti che dispongono di un singolo consigliere in consiglio comunale. Mentre andiamo in stampa, queste sono le ipotesi più plausibili, secondo l’occhio attento di addetti ai lavori e non, per un rimpasto di governo. Era questo l’accordo preso dal mistico avvocato, Gennaro Malinconico, che per pura vocazio- ne e spirito di sacrificio si è prestato alla politica, accordo che i vari ras locali della politica torrese hanno tutta intenzione di fargli mantenere, a costo di “smontare baracca e burattini” e tornare quanto prima a nuove elezioni, dove, è da giuraci, i candidati a sindaco non saranno più rappresentanti della società civile.
Alfonso Ancona
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 30 gennaio 2013