Il giornalista, ospite del Circolo Nautico, fa il punto della situzione economica e politica
Lo scorso 4 aprile, un attento pubblico di torresi, tra i quali il primo cittadino Gennaro Malinconico e Gennaro Torrese, presidente dell’Ordine Avvocati di Torre Annunziata, ha seguito un’interessante conferenza di Roberto Napoletano, tenutasi presso il Circolo Nautico di Torre del Greco e per volontà di Angelo Ciaravolo, della Federazione Nazionale Stampa Italiana. Il giornalista partenopeo, direttore del Sole 24 Ore, ha illustrato le tematiche oggetto di un suo recente saggio, “Promemoria Italiano” – Quello che abbiamo dimenticato. Quello che dobbiamo sapere. Quello che dovremmo fare ( edizioni Rizzoli). Introdotto da Mimmo Falco, vicepresidente dell’Ordine Giornalisti della Campania, dopo il saluto e la presentazione del presidente del Circolo Mattia Mazza, Napoletano non si è sottratto ad una lucida disamina del momento critico che attraversiamo, sottolineando come la crisi economica sia anche e soprattutto una crisi politica. Secondo l’autore la politica ha perso fascino, non riuscendo a catturare l’attenzione dei giovani e non convincendo i più maturi. Del resto ciò sarebbe dimostrato anche dai risultati delle ultime elezioni: nessuna coalizione si è imposta, mentre l’Europa ci guarda con diffidenza. Ma dove ricercare le cause di questo sfacelo? “La politica ha reiterato l’errore di far gravare sulla collettività il debito pubblico, non varando le riforme necessarie nel momento in cui questo era ancora possibile. Ciò ha prodotto quello che stiamo vivendo, ossia un inasprimento della pressione fiscale, accompagnata da un’escalation tragica di chiusure aziendali e licenziamenti…”. Napoletano ha poi ricordato che nel novembre 2011 abbiamo rasentato il tracollo totale, anche se la gente incredibilmente lo ha rimosso. Tuttavia si potrebbe correre nuovamente un rischio simile se adesso la politica non si assume delle precise ed urgenti responsabilità, al di là delle diatribe e degli “azzuffamenti”. Calzante una delle ultime aperture del Sole 24 ore che titola“Basta Giochi”, alludendo al fatto che nel giro di qualche anno possiamo risalire la china, purchè si ridia fiducia agli italiani. ”L’Italia –conclude Napoletano- dovrà ritrovare lo spirito del Dopoguerra, con personalità del calibro di un De Gasperi o di un Vanoni, di un Costa o di un Mattioli, del pragmatismo contadino di Di Vittorio, del rigore morale di un Gabriele Pescatore. Ma soprattutto avremo bisogno degli italiani, che dovranno credere in sè stessi”.
Marika Galloro