Si preferisce un muro alla sicurezza stradale. Le testimonianze: non erano quelli i confini della proprietร 

Continuano le polemiche sul muro di cinta dell’exedificio Apa, in via Marconi a Torre del Greco. Infatti, secondo foto e testimonianze quel muro lì proprio non c’era. Noi de La Torre credevamo che lo scopo dei lavori fosse un altro: quello di rendere meno pericoloso quel tratto di strada. Si pensava che la realizzazione del secondo varco servisse a dividere i sensi di marcia (un varco per chi scende ed un altro per chi sale), per così attenua- re le curve ed aumentare la visibilità, con la finalità di rendere il tutto più sicuro. Di fatto, in queste ultime settimane, stato innalzato un imponente muro di cinta che costeggia parte della proprietà “ex-Apa” (appellativo con il quale molti torresi identificano l’edificio), da qualche anno acquistata dalla famiglia Bottiglieri. Muro che si scopre – dalle dichiarazioni del Sindaco – che faceva parte della proprietà suindicata. Del resto, in molti non ricordano nemmeno l’esistenza dell’ingresso che sta sorgendo e della cabina elettrica costruita solo qualche anno fa, di quest’ultima, inoltre, non se ne comprende l’utilità e se serve alla collettività. Ma ci stiamo scontrando con una realtà forte e a tratti poco trasparente: molti consiglieri non hanno voluto rilasciare dichiarazioni in merito. Solo in pochi vogliono fare chiarezza sulla vicende, tra questi Gaetano Frulio che oltre ad averci rilasciato un’ampia dichiarazione – pubblicata sulla scorso numero della nostra testata e che risulta essere in linea con quanto sosteniamo Noi de La Torre – è andato oltre ed ha chiesto al Presidente della II^ Commissione Consiliare, visti gli articoli apparsi sul giornale La Torre ,"che venga convocata urgentemente la Commissione Consiliare e che alla stessa vengano invitati a partecipare i tecnici dell’Ente Comunale che hanno seguito la fase autorizzativa, di progettazione ed eventualmente di esecuzione dei lavori, chiaramente con il corredo dell’intera documentazione ivi compreso le aereofotogrammetrie dei luoghi interessati".
Di fatto, molti cittadini torresi reputano quel tratto di strada, Via Marconi – inizio De Nicola, pericoloso, a causa della pendenza e di una scarsa visibilità che spesso ha causato scontro. Quel tratto diventa ancor più pericoloso in caso di pioggia o quando vi transita un pullman. Come dire… prevenire meglio che curare.
Ma da anni segnaliamo, attraverso le pagine del nostro giornale, le disparità di trattamento tra pubblico e privato. Ci riferiamo al ponte di Villa Olivella (privato) e di Via Curtoli (pubblico), ovvero il cavalcavia privato unisce due fondi separati dalla carreggiata autostradale. Tali fondi appartengono ad una proprietà – Villa Olivella – acquistata qualche anno fa dalla famiglia Bottiglieri. Un ponte enorme, possente e innanzitutto sicuro. A differenza del cavalcavia di Via Curtoli e che è di interesse pubblico ed i lavori sono terminati solo nel 2012. Quest’ultimo risulta esser fatto male, con una assurda pendenza ed una deviazione da brivido, sicuramente in molti lo ritengono poco sicuro, con un serio rischio per la vita dei cittadini che lo percorreranno.
La Torre ha segnalato alla precedente amministrazione Borriello, che spesso ha fatto orecchie da mercante, e alla VII Commissione Trasparenza, alcune anomalie sui ponti e quanto possa essere pericoloso quello di via Curtoli (e via Montagnelle). Abbiamo anche allertato più volte l’attuale consigliere Peppe Speranza (IdV) – all’epoca ex assessore all’Ambiente dell’amministrazione Borriello – sulla vicenda ma il suo impegno non è risultato efficace.
Altra anomalia, che abbiamo segnalato più volte, è la cabina elettrica comparsa d’improvviso nei pressi del muro di cinta. Nel frattempo continuiamo a cercare, scavare nelle informazioni che in nostro possesso e nella memoria dei torresi. Ma la memoria dei cittadini e le foto in nostro possesso "tozzano" con quanto ha dichiarato il Sindaco.
Chiediamo solo chiarezza.
Antonio Civitillo

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