Lettera alla redazione – L’11 novembre del 1990, in occasione della visita del papa Giovanni Paolo II a Torre del Greco, un giovane di Torre del Greco, di appena 20 anni, si ritrovò a voler espletare, insieme a centinaia di altri ragazzi, il servi- zio d’ordine e accoglienza del Santo Padre e di tutto lo staff al seguito.
Dopo trascorse ore in anticipo a ricevere direttive e raccomandazioni dall’organizzazione, tutto il freddo patito ad attendere quell’evento fu compensato dal calore della gente e soprattutto dal calore di quell’uomo, fulcro della cristianità, che amorevolmente e instancabilmente il Santo Padre concesse a tutti gli astanti che si accalcavano ai lati dei corridoi tanto sorvegliati. Il calore pervase, infatti, tutti questi giovani volontari che Papa Giovanni Paolo II volle personalmente salutare e ringraziare con una stretta di mano. Quel gesto di affetto e benevolenza cristiana di una mano che, nonostante la temperatura, ha riscaldato il cuore di questo giovane e di quanti altri ne abbiano avuto il piacere. Oggi, a distanza di 24 anni, quel “giovane” ha 44 anni e con grande orgoglio mostra le foto ai suoi due figli raccontando loro l’emozione di aver stretto la mano al Papa Santo più buono del mondo che effuse la sua santità, già nota allora, alla città di Torre del Greco e ai suoi cittadini. Un’emozione che, naturalmente, non potrà mai essere cancellata e che vive dentro con forza e passione.
Firmato: un lettore del giornale La Torre
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 21 maggio 2014