Nella stanza del poeta (dove già sono custoditi arredi e suppellettili originali), saranno posizionati un candelabro e una lucerna in ottone presenti ai tempi di Leopardi assieme a biancheria d’epoca in canapa e cotone. In altri ambienti saranno esposti un’alzatina da salotto di fine ‘800, uno scrittoio da viaggio del 1851 e un portagioie in legno appartenuti a Eleonora Ferrigni Carafa D’Andria, più vari oggetti in tartaruga (uno specchio, un fermaglio e un pettine) per rimarcare la centralità all’epoca della figura femminile in casa.
In cucina si troveranno piatti e ceramiche napoletane di fine ‘800 (in collaborazione con l’Antica Manifattura Stingo), nella sala del sismografo riproduzioni di cartografie, fotografie e cartoline d’epoca. Lungo il percorso saranno allestiti gli abiti che richiamano il Vesuvio e la sua campagna realizzati dall’Istituto Degni. La mostra è in programma fino al 29 giugno ed è realizzata in collaborazione con il Museo del Corallo dell’Ifs Degni di Torre del Greco e con la Proloco di Torre del Greco (dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle 13; biglietto d’ingresso al sito: 3 euro).
Nei giorni seguenti, teatro, musica e cultura animeranno come di consueto le “Celebrazioni leopardiane”, che proporranno il 23, 26 e 30 giugno alle ore 19,30 la rassegna corale a cura dell’Associazione Cori Campani, il 28 giugno alle ore 18,30 la presentazione del volume “Infinito Leopardi” di Agostino Ingenito (ed. Media Leader) a cura dell’Associazione culturale “Leopardi e Napoli” con il patrocinio della Fondazione Ente Ville Vesuviane, e il 29 giugno alle ore 19, giorno del 220esimo genetliaco di Leopardi (1798), lo spettacolo teatrale “Dueottobremilleottocentotrentatre, Leopardi a Napoli – Idee per uno spettacolo” del magistrato Lucio Nardi, interprete con Laura Valente (già voce dei Matia Bazar), Gino Monteleone, Luigi Palombi e Shanna Rossi, coreografie di Sabrina Pedrazzini. La rappresentazione ricostruisce la vita del poeta nella residenza vesuviana attraverso le sue liriche, le memorie dell’amico Antonio Ranieri, alcune canzoni napoletane classiche e brani di Beethoven e Lucio Dalla, partendo dalle suggestioni di Nardi, originario di Portici, delle letture del poeta e delle visite da adolescente negli anni ’70 alla Villa delle Ginestre (allora chiusa) durante le quali fantasticava sulle giornate qui trascorse da Giacomo.
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Ingresso per gli spettacoli: 5 euro con visita guidata alla villa
Info 0817322134 – villadelleginestre@villevesuviane.net