Di seguito le dichiarazioni spontanee del prestanome veronese. “Tutto l’impianto accusatorio è molto scenografico, non sono un bancarottiere seriale. Accettare del denaro che mi assicurano sia pulito e proveniente non dai Della Gatta Pasquale ed Angelo, non credo rappresenti un problema. Io non sono colui che si nasconde dietro la faccia e le donne. Io ci metto la faccia come imprenditore. La speculazione immobiliare ha una caratteristica, si fonda sulla velocità ed io sugli immobili Bayres ci lavoro da 16 anni. I Della Gatta si sono presentati come formatari di una “cordata”. Io sono accusato di ricettazione post fallimentare per aver incassato 230.000 euro, ma non sapevo che erano soldi di fallimento. In questa situazione con le mie aziende paralizzate, è corretto che io sia ancora agli arresti domiciliari?”.
La seconda udienza è prevista per il 14 dicembre, alle ore 10, sempre al tribunale di Torre Annunziata.
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