Dai “tavuti” alla commemorazione dell’albero

Dillo a La Torre. Ancora ironia sulla, oramai, mancata promessa fatta da Borriello a dicembre 2014: “In questi giorni vedo e sento critiche di tutti i tipi alcune anche giuste…altre veramente senza senso …ma state tranquilli o cambio Torre in una città svizzera entro un anno o mi dimetto…appuntamento al prossimo Natale”. Ad oggi Torre non è una città svizzera e Borriello non si è dimesso, ma l’ironia sul web continua.
A tal proposito un internauta ci ha inviato una foto che immortala un albero secco e per metà tagliato con quattro piantine alla base.
Proprio in questi giorni sono state piantante centinaia di piantine, alcune di esse in spazi non proprio indicati. A tal proposito l’internauta, Francesco Borrelli, ci chiede: questo è un esempio di Svizzera?
A noi de La Torre ci vien da fare un’altra riflessione e aggiungiamo: dopo i “tavuti” (leggi qui), le panchine installate a via Roma, le piantine sono state messe li per commemorare l’albero che oramai non c’è più?
Antonio Civitillo

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