I piani di lavoro dell’amministrazione comunale per attingere ai fondi del progetto Grande Pompei non convincono la Pro Loco cittadina. “Senza un nuovo porto la nostra città , pur avendo tutte le qualità già enunciate, non diventerà mai una città turistica”, dice il presidente della Pro Loco corallina, Antonio Altiero.
“Bisogna avviare – aggiunge Altiero da subito la revisione del progetto “Piu Europa” per la parte che prevede la realizzazione del “porticino” per i soli cantieri navali”. Il presidente della Pro Loco si mostra molto deluso dai progetti presentati dal comune di Torre del Greco: valorizzazione del sito di Villa Sora e creazione del museo archeologico di sapori e tradizioni dell’antichità ; interventi di riqualificazione delle aree delle stazioni dell’ex Circumvesuviana e dei relativi intorni urbani; creazione del museo delle tradizioni torresi nella sede dell’ex orfanotrofio della Santissima Trinità ; recupero urbano-ambientale delle ex cave di Villa Inglese. Secondo Altiero non “portano ricchezza” al territorio torrese e, soprattutto, “non creano nuovi posti di lavoro”. Per la Pro Loco sono altre le infrastrutture di cui Torre del Greco avrebbe urgente bisogno: “Bisogna prevedere un nuovo porto turistico dalla capacità di 8001.000 posti barca, con annessa banchina esterna per attracco battelli per consentire lo sbarco di passeggeri da navi crociere che, previo accordo con le grandi compagnie passeggere, ancoreranno fuori porto (modalità già attuata in molti porti “minori”, vedi per esempio Amalfi) “. Altiero immagina anche “un eliporto, per consentire ai turisti di raggiungere con i taxi-elicotteri le mete prescelte in pochi minuti e una revisione ed integrazione di tutto il sistema stradale di accesso all’area portuale, ivi compresi idonei parcheggi all’interno e nelle aree limitrofe e collegamento veloce sull’asse porto-autostrada”. Ma le proposte da parte del presidente della Pro Loco non terminano qua. Altro punto su cui investire, spiega sempre il presidente della Pro Loco, è il Terminal bus posto nella parte alta della città . “Il casello autostradale di Torre del Greco (A3) spiega Altiero -, che è posizionato nella parte alta della città , è attraversato da un flusso turistico per il Vesuvio di circa 500.000 persone all’anno. Un flusso che non ha contatti con la nostra città se non solo per l’attraversamento, non lasciando alcun beneficio alle nostre aziende “, conclude Altiero.