Cambi all’Asl, uffici al posto del dipartimento di salute mentale. Scoppia la polemica. La direzione dell’Asl Napoli 3 Sud potrebbe a breve decidere di trasferire le unità operative di salute mentale e centro diurno dal
Bottazzi all’ospedale Agostino Maresca. Ovviamente ad essere penalizzati sarebbero gli oltre mille pazienti che vedrebbero come ulteriore difficoltà la poca facilità nel raggiungere la nuova sede individuata all’interno del nosocomio torrese. “Siamo pronti ad alzare barricate, se necessario, per difendere il diritto alla salute”, dichiara un familiare di un malato psichico. Pronta una petizione per scongiurare il trasferimento. Dove ora ci sono le unità operative di salute mentale dovrebbero essere allestiti gli uffici amministrativi. “Abbiamo impiegato anni di riabilitazioni per raggiungere il risultato di consentire ai pazienti psichiatrici di raggiungere in maniera autonoma il dipartimento, una sede decentrata e difficilmente raggiungibile come sarebbe quella dell’ospedale Maresca vanificherebbe tutti gli sforzi fatti fino ad ora”, commenta amareggiato Maurilio Tavormina, vice presidente dell’associazione Il Piennolo (incentrata sulle problematiche dei pazienti psichiatrici), nonché, da poco, perché in pensione, ex psichiatra delle unità operative di salute mentale e centro diurno dall’Asl Na 3 Sud. “Per gli operatori – continua il dottor Tavormina – non cambierebbe molto, ma è per i pazienti e i loro familiari che le difficoltà potrebbero crearsi. Ricordo che non tutti hanno la disponibilità di un’autovettura, necessaria per raggiunge il lontano ospedale torrese”. Circa un mese fa la lettera indirizzata al dirigente medico del reparto di salute mentale Eugenio Nemoianni, nella quale si palesava la possibilità del trasferimento delle unità operative di salute mentale, da allora associazioni di familiari e non si sono mosse per scongiurare tale ipotesi. È partita una raccolta di firme da parte dell’associazione dei familiari dei pazienti psichiatrici da presentare al commissario straordinario dell’Asl Na 3 Sud, Salvatore Panaro. Una lettera al commissario straordinario in cui si spiegano le ragioni del perché non è vista di buon occhio la decisione di trasferire le unità operative di salute mentale e centro diurno dal Bottazzi all’ospedale Agostino Maresca. L’Ipotesi di una sede decentrata potrebbe portare come conseguenza che i pazienti potrebbero disertare gli incontri con i medici, sospendere le terapie e avere conseguenze gravissime per se stessi e per gli altri. Nella sede di via Marconi, attiva dal 1970, si svolgono tante attività di riabilitazione, come corsi di cucito, fotografia, informatica, decupage, riciclo-disegno, ballo e coro. Dalla parte dei pazienti si sono schierati un po’ tutti, dagli infermieri ai medici, finanche il dirigente medico del reparto di salute mentale, Eugenio Nemoianni, e il direttore del dipartimento di salute mentale, Manlio Grimaldi. Tutti uniti per cercare di scongiurare il trasferimento delle unità operative di salute mentale e centro diurno dal Bottazzi all’ospedale Agostino Maresca.