Questione rifiuti. Nuovo passo in avanti verso la costituzione dell’Ato rifiuti Napoli 3. L’assemblea dei sindaci, presieduta dal primo cittadino di Torre del Greco, Ciro Borriello, ha infatti approvato all’unanimità il verbale redatto da una rappresentanza dei 58 Comuni interessati, documento col quale si prende atto della
Nel verbale della conferenza dei rappresentanti Ato Napoli 3 (nello specifico i sindaci di Portici Nicola Marrone; di Castellammare di Stabia Nicola Cuomo; di Casamarciano Andrea Manzi; di Sorrento Luigi Cuomo; il direttore tecnico del Comune di Anacapri Domenico Balsamo; il dottor Costanzo Cerrotta del Comune di Capri; il consigliere comunale di Agerola Maurizio Fusco) si legge come “fermo restando che le ragioni nel ricorso amministrativo proposto al Tar Campania da parte dei Comuni del nolano attengono al merito dell’atto impugnato” “si conviene unitariamente di procedere all’approvazione da parte di tutti i Comuni dello schema di convenzione tipo, salvo la formalizzazione dell’impegno dei Comuni di modificare detto schema tipo una volta costituito l’Ato”.
I sindaci della penisola Sorrentina invece hanno evidenziato che “la volontà di sottoscrivere lo schema di convenzione tipo è condizionata al ricevimento delle istanze da essi prodotte”. In particolare si è puntato l’accento sull’incentivazione della raccolta differenziata per tutti i Comuni e sulla contestuale riduzione della produzione di rifiuti. “Tutte le modifiche – si legge nel verbale fatto proprio dalla conferenza dei primi cittadini – dovranno essere recepite entro il termine di sessanta giorni dalla costituzione dell’Ato, attraverso il lavoro di una commissione tecnico-giuridica appositamente istituita”.
Un documento questo che ha messo d’accordo tutti i sindaci presenti, tanto che altri primi cittadini hanno proceduto alla firma della convenzione tipo al termine dell’incontro. Restano ancora una ventina di Comuni (molti dei quali devono ricevere l’indispensabile nullaosta del consiglio comunale) che entro la fine dell’anno devono firmare l’atto necessario per la costituzione dell’Ato, ma nessun rappresentante riunito a palazzo Baronale si è comunque detto contrario alla stipula.