Nell’inchiesta anche Nicola Donadio ed altri
Torre del Greco – Divieto di dimora nel comune di Torre del Greco: sembrerebbe proprio questa la misura cautelare che sarebbe stata emanata oggi nei confronti del Sindaco Ciro Borriello.
Il motivo, sembrerebbe, soppressione di atto pubblico ed abuso d’ufficio: il primo cittadino sarebbe indagato perchè avrebbe condizionato il lavoro della polizia municipale, intervenendo per sopprimere un verbale di sequestro al fine di coprire abusi edilizi durante la ristrutturazione di un noto negozio sul territorio torrese.
Nell’inchiesta, però, Borriello non sarebbe l’unico ad esserci finito: avrebbero ricevuto la medesima misura anche Nicola Donadio, politico e figlio del consigliere comunale, Bernardo Tamburrino, tecnico comunale, ed altre due persone, Massimo Davino e Raffaele Vitiello. Nei guai anche un vigile urbano, Raimondo Dottrina, finito agli arresti domiciliari.
Gli inquirenti, per quanto riguarda Donadio, indagherebbero per soppressione di atto pubblico; per Tamburrino, invece, per falso in atto pubblico.
L’indagine è stata coordinata dal procuratore aggiunto di Torre Annunziata, Raffaele Marino, e le misure cautelari sono state emesse dal Gip del Tribunale di Torre Annunziata. I provvedimenti scaturirebbero da una articolata azione investigativa condotta dalla sezione reati contro la pubblica amministrazione. L’indagine, risalente ad un paio di anno fa, era partita dal monitoraggio di una serie di condotte poste in essere da alcune appartenenti al settore antiabusivismo edilizio del comando dei vigili urbani di Torre del Greco.
Di sicuro l’inchiesta e queste misure cautelari danno una forte scossa al Palazzo Baronale, e sarà solo la magitratura a verificare la fondatezza di tali presunti ed ipotetici reati.
Antonio Civitillo