Un raid notturno profana una cappella funeraria
Durante la notte tra il 25 e il 26 gennaio, alcuni malviventi hanno fatto irruzione nel cimitero di Torre del Greco, trafugando una statua della Madonna, dopo aver rotto il vetro di una cappella privata, dove riposano le spoglie di una donna. I proprietari della cappella funeraria hanno esposto denuncia alla polizia, che sta indagando in merito e che potrebbe avvalersi di alcune immagini riprese da un sistema di videosorveglianza. Il riprovevole gesto di profanazione, ironia della sorte, sembra emulare un certo genere di criminalità “cimiteriale” : è solo di ieri la notizia dell’illecita sottrazione della salma di Mike Bongiorno e tutti ricorderanno gli atti vandalici sulla tomba di Enrico Caruso e di Totò. Forse bisognerebbe prendere spunto dal Cimitero del Pianto di Napoli, dove si sta mettendo a punto un cervellone con molti occhi, un sistema sperimentale di videosorveglianza attraverso un unico circuito coordinato a livello centrale per tutti i servizi delle aree cimiteriali. Almeno così si potrà garantire quella “pace eterna” a cui i defunti hanno diritto.
Mariacolomba Galloro