“Adempimenti legati alle visite mediche e certificazione dei marittimi con particolare riferimento alla visita Biennale ed alle modifiche che entreranno in vigore con gli emendamenti alla Convenzione STCW – Manila 2010”
“Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro, tutela della salute, bandi ISI 2014: oltre 260 milioni di euro a disposizione per la realizzazione di progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza …. conciliare obblighi normativi e vantaggi per la crescita aziendale SI PUO’ !!!!”
Unitamente a Capitaneria di porto, vertici dell’USMAF (Ufficio di Sanità marittima aerea e di frontiera) di Napoli, esperti e consulenti nazionali in materia di sicurezza del lavoro marittimo, hanno partecipato al Tavolo:
– rappresentanti delle sigle sindacali regionali lavorative marittime (Cgil-filt) (Cisl-fit) (Federmar– Cisal), (Uil) (Orsa marittimi);
– rappresentanti dell’associazione d’armamento di linea (Fedarlinea e delle sigle ad essa associate:Tirrenia, Caremar, Alilauro, Navigazione Libera del Golfo) e non (Confitarma e Consar);
– esponenti rappresentativi delle maggiori compagnie armatoriali presenti sul territorio: Costa, Grimaldi Spa, RDB Bottiglieri Spa, Perseveranza Spa, Dalesio, Navlib, Gorgonia; Moby lines; Fratelli D’Amico;
– rappresentanti del comparto formativo professionale marittimo torrese;
– rappresentanti dell’istituto tecnico nautico I.S. C. Colombo di Torre del Greco;
Presente, altresì l’Assessore alle Politiche del mare del Comune di Torre del Greco Anita Di Donna e l’Assessore alla Cultura dello stesso Comune di Torre del Greco Alessandra Tabernacolo.
Scandito da specifici interventi dei diversi addetti ai lavori istituzionali presenti, l’incontro ha costituito un’importante occasione per operare una disamina a 360 gradi dei rapporti tra il lavoratore marittimo, imprese armatoriali e organi di vigilanza nella considerazione che il comparto professionale degli operatori del settore marittimo si distingue da tutte le altre attività lavorative per le sue caratteristiche peculiari di tipo economico e sociale, ma anche e soprattutto per problematiche importanti e talvolta uniche relative alla Sicurezza sul Lavoro.
In Europa, come anche attestato da Eurostat, quella marittima è, difatti, considerata tra le lavorazioni a maggior rischio infortunistico; dato supportato dalla stessa Agenzia Europea per la Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro, con un’ incidenza di infortuni, in special modo per il settore della pesca, superiore di ben 2,4 volte alla media dell’ Unione Europea.
Inoltre le attività connesse in generale al settore marittimo prevedono per il lavoratore, oltre alla problematica degli infortuni, anche un’ esposizione a rischi professionali decisamente superiore e più vasta della maggior parte delle lavorazioni.
Gli operatori del mare infatti sono soggetti a situazioni di notevole fatica e stress lavorativo; gli stessi sono altresì esposti a rumore e vibrazioni, amianto, radiazioni, agenti biologici e chimici, lavoro notturno, variazioni improvvise del microclima ed a un notevole rischio da movimentazione manuale dei carichi, nonché ad una maggiore incidenza di abitudini voluttuarie scorrette (fumo, alcol) ed a una tendenza all’ invecchiamento precoce, in funzione del carattere usurante delle attività svolte.
“Tutelare la salute dei lavoratori marittimi, e rendere la navigazione sicura – hanno affermato in maniera condivisa i partecipanti – rappresenta, quindi, un dovere innanzitutto morale, in funzione degli svariati rischi professionali che caratterizzano questa attività, cui vanno associate, in maniera funzionale a tale primaria esigenza, mirate e coerenti politiche gestionali della sicurezza delle mansioni volte all’adozione di progetti di miglioramento degli standard tali da conciliare obblighi normativi e vantaggi stessi per la crescita aziendale.”
In tale ottica specifico si è focalizzata l’attenzione sull’attuale assetto dei Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro e delle grosse prospettive ed opportunità per le imprese armatoriale legate alla disponibilità da parte dell’INAIL di finanziamenti a fondo perduto (bandi ISI 2014 di oltre 267 milioni di euro) per la realizzazione di progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
Il Capitano di fregata (CP) Rosario Meo, Capo del Compartimento marittimo di Torre del Greco ha sottolineato, la significativa importanza sociale di tale istituzionalizzata forma di dialogo permanente in chiave compartecipativa, delle dinamiche intrinseche del settore lavorativo marittimo costituente da sempre volano occupazionale di questi territori, in ragione dell’enorme bacino di forza lavoro da esso proveniente e che storicamente alimenta l’intero comparto nazionale dei territori ricompresi dei territori.
A latere della discussione sono stati, infine, analizzati e discussi i tratti salienti dello schema di decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri il 12/05/201511, che attua la direttiva dell’Unione europea n. 2012/35/UE, relativa ai requisiti minimi della formazione della gente in mare.
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