Marittimi torresi di nuovo in fermento per la riapertura della Cassa Marittima. L’appuntamento è per stamattina per le strade del centro cittadino per raccogliere le firme per la riapertura della Cassa Marittima. In
strada, a fianco dei lupi di mare ci sarà il sindacato di categoria Orsa Marittimi, che già lo scorso giugno è sceso in piazza per protestare contro la chiusura della stessa sede. Erano partiti dalla vecchia Cassa Marittima per dirigersi a Palazzo Baronale. La delegazione era rappresentata dalle sigle sindacali Fast Confsal e Orsa marittimi che allora avevano incontrato il vicesindaco Donato Capone, anche se inizialmente erano un po’ restii nell’accettare il confronto vista l’assenza del primo cittadino Ciro Borriello, che aveva assicurato la volontà dell’amministrazione di riportare quanto prima il servizio a Torre del Greco. Insieme ai delegati delle sigle sindacali c’era anche il consigliere comunale dei 5 Stelle, Ludovico D’Elia. Chiusa nel 2012 per ragioni sanitarie e mai più riaperta resta un punto dolente per il popolo di navigatori che risiedono nella città corallina. Tra le ipotesi sottoposte dall’amministrazione cittadina come sede momentanea c’era una parte dell’ospedale Maresca oggi non utilizzata per sistemare gli uffici della cassa marittima nella nostra città. Una soluzione tampone, dicevamo, per recuperare un servizio importante per Torre del Greco, che rappresenta per numero di iscritti il secondo comparto marittimo in tutta Italia, e nel frattempo di valutare con un po’ più di tranquillità una sistemazione definitiva. Tra queste, sempre proposte dalla squadra di governo cittadino, ci sarebbero dei locali dell’ex cementificio di via Lava Troia e di quelli della sezione distaccata del tribunale in viale Campania, che tra poco saranno lasciati vuoti per il trasferimento della stessa sezione a Torre Annunziata.