Preoccupanti sono le testimonianze dei torresi sull’emergenza stazioni di periferia
Panico e rabbia continuano a dilagare tra i cittadini di Torre del Greco. Il motivo: le condizioni in cui versano le stazioni della Circumvesuviana, specie le più limitrofe ed isolate come quella di Via S.Antonio e Via dei Monaci. Sporcizia, assenza di illuminazione, assenza di controlli e videosorveglianza sono all’ordine del giorno così come sono quasi all’ordine del giorno aggressioni e rapine. “L’altra sera – racconta F.D. , una residente di Via S.Antonio, erano circa le 21.50 e mi trovavo in stazione quando un ragazzo sulla trentina si è avvicinato minacciosamente chiedendomi a che ora passasse il treno, sentivo un forte odore di alcol. Gli ho risposto che non sapevo l’orario preciso e lui ha iniziato ad infuriarsi e sembrava quasi che mi volesse Circumvesuviana_300

aggredire. A salvarmi è stato proprio l’arrivo del treno. E’ impossibile accettare il fatto che si debba vivere in questo modo. E’ stata una bruttissima esperienza e vorrei che la cosa venisse portata all’attenzione di chi è di competenza”. “Io ho paura di andare in stazione a qualsiasi ora – sostiene G.B., residente della medesima zona – L’ultima volta mi sono imbattuto in due rom che con la scusa di chiedere l’elemosina hanno cominciato a mettermi le mani addosso come se stessero cercando qualcosa. Sono stato aiutato da altri due uomini che si trovavano con me in stazione. E’ una vergogna. La sera l’illuminazione è scadente, quasi nulla, le stazioni sono sporche, non sono sicure sotto nessun aspetto, sono fatiscenti. Sui binari ci sono rifiuti di ogni genere e la biglietteria, almeno a S.Antonio, è inesistente, il che è un disagio”.

Orami le stazioni ferroviarie sono diventate motivo di panico e scenario d i un sempre crescente menefreghismo. Sono diventate lo stereotipo di luogo da cui stare alla larga, di luogo che evoca alla mente solo cattive esperienze quando poi dovrebbe essere esattamente l’opposto. “Qualche settimana fa – afferma, infine, V.A., una residente di Viale Ungheria – mi trovavo alla stazione di Torre del Greco, erano circa le 15.00 e c’era la desolazione più totale. Improvvisamente ho intravisto due uomini che importunavano una giovane, mi sono avvicinata per cercare di aiutarla ma i due mi hanno urlato contro parole irripetibili, mi hanno strattonata e sono caduta e nel cercare di ammortizzare l’impatto mi sono fratturata il polso. I due sentendomi urlare dal dolore sono scappati. Sono disgustata. Forse se ci fossero stati controlli non sarebbe accaduto tutto ciò. Per non parlare del degrado in cui versano tutte le stazioni tra rifiuti, topi che camminano sui binari, illuminazione inesistente”.

Alessia Rivieccio



Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 16 aprile 2014