E i riflessi sul sistema ospedaliero sono evidenti e drammatici. L’Unità di crisi ha fatto sapere che tra i 2.280 nuovi contagiati 100 presentano sintomi precisi dell’infezione mentre 2.180 sono asintomatici. Al momento sono 98 i pazienti in terapia intensiva su 227 posti complessivi disponibili, mentre si contano 1.090 degenti sintomatici ricoverati negli ospedali, dove i posti disponibili totali sono 1.114: quindi al momento ne restano 24. Le degenze per affetti da Covid-19 sono ormai arrivate alla riserva.
Per questo sono stati sospesi i ricoveri ordinari programmati, fatte salve le urgenze. Ma non basta. Si devono reperire a regime 301 posti letto per la terapia intensiva, 359 per la sub intensiva e 991 posti di degenza ordinaria, tutti dedicati ai pazienti affetti da Covid-19.
I Direttori Generali sono al lavoro per individuare nuove disponibilità . Per le terapie intensive si attende anche l’allestimento di 553 nuovi posti letto programmati con una ordinanza commissariale di De Luca. Ma occorrerà rispettare i tempi tecnici.
E si conferma alta la mortalità , con altri 12 pazienti deceduti («tra il 20 e il 21 ottobre», si legge nel bollettino regionale). Nel mese di ottobre si contano complessivamente 99 vittime.
In questo quadro di escalation del contagio scatta il coprifuoco sanitario, una sorta di lockdown notturno dalle 23 alle 5 del giorno successivo, associato ad un blocco della mobilità tra province, mentre proseguono le altre restrizioni, a cominciare dalla sospensione delle lezioni in presenza nelle scuole. Ma il Governatore ha fatto sapere che queste misure non saranno sufficienti ad arginare la seconda ondata.
Ha chiesto al Governo il lockdown generale, misura che – lo ha anticipato – adotterà in Campania a breve. E i numeri italiani delle ultime 24 ore sono da record: 19.143 contagiati in più. In questo contesto ormai di emergenza palese, è sempre più decisiva per preservare la capacità di assorbimento e l’efficienza degli ospedali la vaccinazione contro l’influenza (che presenta sintomatologie simili a quelle del Covid).
Sono in corso le vaccinazioni con priorità per le persone con patologie, gli anziani ultra65enni e i bambini fino a 6 anni.