sottoscrivendo obbligazioni fabbricate in casa dalla famiglia di armatori che, con l’avvicinarsi dei guai, hanno anche svuotato la società dell’interno. La sentenza della Cassazione è arrivata giovedì 4 luglio, 7 anni dopo il crac. L’entità delle pene deve però essere ricalcolata per una nuova valutazione delle circostanze aggravanti e attenuanti: il nuovo giudizio che si svolgerà davanti alla Corte di Appello di Roma verterà solo sul trattamento sanzionatorio.
In particolare sono stati ritenuti responsabili i fratelli Angelo e Pasquale Della Gatta che in Appello sono stati condannati dalla corte capitolina a 11 anni e 8 mesi di reclusione, mentre Giuseppe Lembo, l’unico fondatore del gruppo ancora in vita, era stato condannato a 13 anni. Definitivamente accertata anche la responsabilità di Micaela Della Gatta (che era stata condannata a 5 anni e 4 mesi), e della figlia del defunto ex amministratore unico Michele Iuliano, Giovanna Iuliano (che era stata condannata a 5 anni e 4 mesi). Per tutti ci sarà il ricalcolo delle pene.