Torre del Greco-  Finiscono all’asta alcuni dei beni di proprietà degli armatori coinvolti nel crac della compagnia di navigazione Deiulemar di Torre del Greco.

L’alienazione degli immobili ha lo scopo di rimpinguare le casse degli organi fallimentari per dare la possibilità di recupero almeno di parte dei crediti ai risparmiatori. Per questo il giudice delegato Fabio di Lorenzo ha autorizzato la vendita di cespiti appartenuti a quelli che vengono considerati i responsabili del default da 720 milioni di euro.

Il prossimo 18 gennaio è programmata la vendita senza incanto promossa con una specifica istanza dalla curatela fallimentare e autorizzata dal giudice, dopo avere esaminato la documentazione agli atti di tale procedura e le relazioni del consulente tecnico e del notaio.



Il primo dei tre lotti prevede la vendita un appartamento nella strada per eccellenza dello shopping di Capri, via Camerelle, di 48 metri quadrati soppalcato per un prezzo di partenza pari a 450mila euro. La base d’asta del secondo lotto, relativo a beni che si trovano a Vico Equense, è di 307mila e 900 euro: comprende un piccolo appartamento in via Marina d’Aequa, tre locali di varie metrature (65, 29 e 13 metri quadri) al piano terra. A questi si aggiunge un appartamento con due posti auto in via Tiburtina, a Roma per un prezzo di partenza pari a 306mila e 500 euro.

All’asta per beni di valore totale intorno al milione di euro, può partecipare chiunque, tranne il fallito. Le offerte dovranno pervenire alla cancelleria fallimentare del Tribunale di Torre Annunziata entro le ore 13 del prossimo 17 gennaio.