Difficoltà per la vendita delle 12 navi della Deiulemar agli armatori maltesi. Come se ci fosse una maledizione sulla società armatrice torrese, l’attività di vendita della Deiulemar Shipping si è arenata. Sembra che ci siano complicazioni per la cessione del ramo dry bulk di Deiulemar Shipping alla società maltese Heron Ventures (partecipata da York Capital, Augustea, OceanBulk e Bunge). Infatti, la procedura di vendita non è stata ancora finalizzata, pare, per un’ipoteca in mano alla Banca della Campania su una nave aggiudicata proprio dalla azienda dell’isola di Malta.
Forti indiscrezioni vicine alla Curatela Fallimentare, affermano che la formalizzazione per la cessione delle dodici navi (nonché degli uffici in cui lavorano trenta dipendenti) ha avuto un rallentamento e ora bisognerà attendere il pronunciamento del giudice fallimentare Massimo Palescandolo.
Ma non è solo il pronunciamento della Corte d’Appello di Napoli sul reclamo presentato da Giovanna Iuliano contro la sentenza di fallimento della Deiulemar Shipping a rallentare tutto. Infatti, circola voce che ci sia un provvedimento della Banca della Campania (Gruppo BPER) contro la mancata sospensione dell’asta da parte del Giudice Palescandolo, dopo la decisione della Corte d’Appello. L’istituto di creditizio BdC vanta un’ipoteca di primo grado su una delle navi Kamsarmax del 2006, aggiudicata all’asta insieme a tutto il ramo dry bulk alla Heron Ventures il mese scorso. Ricordiamo che, nell’asta pubblica svolta il 22 gennaio, alla sezione Fallimentare del tribunale di Torre Annunziata, la Heron Ventures si è aggiudicata per 82milioni e 500 mila euro (soldi che serviranno solo per colmare le spettanze con i creditori della Shipping e non andranno a “soddisfare” il polpolo degli obbligazionisti) l’ultimo lotto del fallimento che comprende, tra l’altro, 12 navi bulk carrier, appartenenti al ramo d’azienda “Dry Bulk” di pertinenza del fallimento della Deiulemar Shipping, la società armatoriale di Torre del Greco. Il ramo dry bulk (il trasporto di rinfuse secche, come carbone e materie minerali) della Deiulemar Shipping conta 12 navi la più vecchia delle quali, “Giovanni della Gatta” è stata varata nel 1987 e la più nuova l’ammiraglia “Maria Carmen Lembo”, nel gennaio del 2011.
In attesa di vedere gli sviluppi della vicenda, e nel caso che la cessione vada a buon fine, pare che le dodici navi acquisite saranno gestite dalla società argentina Augustea Marifran SA, controllata da Augustea Atlantica Spa.