Respinte le richieste dei fratelli Della Gatta e di Iuliano. Nessun veto per il patteggiamento di Lembo
Un altro sequestro, a discapito degli armatori della Deiulemar, per un valore di circa 6,5milioni di euro. E ‘ quanto emerge da un’operazione condotta, l’8 giugno scorso, dalla Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Napoli, coordinati dalla Procura Oplontina.
A finire sotto la lente d’ingrandimento dei militari è una società immobiliare di Torre del Greco, la Cnp, che secondo gli inquirenti in qualche modo sarebbe riconducibile alla Deiulemar Compagna di Navigazione. La Cnp sarebbe risultata "schermata" da società di diritto estero e alcune fiduciarie, tra cui figurano la Ubs Fiduciaria Spa e la Strimland ltc con sede in Inghilterra. L’indagine ha preso il via da due segnalazioni delle Agenzia delle Entrate. Sono stati raggiunti da un avviso di garanzia Angelo, Pasquale e Micaela Della Gatta, già a processo per il crac Deiulemar, mentre sono stati raggiunti da un avviso di conclusione indagine Giuseppe Granata, 75 anni, liquidatore e rappresentate legale della Cnp, Walter Nigro, 66 anni, fino al 2007 legale rappresentante, e Francesco Ascion e di anni 43. Inoltre, sono stati sequestrati dalle Fiamme Gialle 18 immobili siti aTorre del Greco, Capri e Pescopagano.
Processo – Si è tenuta a Roma il 12 giugno scorso la terza udienza del processo penale a carico degli armatori della Deiulemar. Proprio in quella sede i legali di Angelo e Pasquale Della Gatta hanno chiesto il p atteggiamento per una pena di quattro anni e due mesi. La proposta è stata respinta immediatamente d al PM Paolo D’Ovidio. Respinta, inoltre, anche l’istanza dei difensori di Giovanna Iuliano, figlia ed erede del Capitano, di ottenere il rito abbreviato per poi ottenere lo sconto di un terzo della pena. Diversamente è andata a Leonardo Lembo, figlio di Giuseppe unico fondatore in vita: il PM sembra esser orientato a non porre nessun veto sulla proposta di patteggiamento, avanzata dai legali di Leonardo, con pena tre anni e sei mesi. Su questi tre diversi aspetti procedurali si dovranno pronunciare i giudici della IV sezione di Roma.
Viste le complesse argomentazioni il presidente del collegio giudicante – Laura Di Girolamo – ha deciso di spostare l’udienza già fissata per il giorno 14 giugno direttamente al 25 settembre. Sempre nell’udienza della settimana scorsa i giudici della IV sezione penale hanno stabilito che Consob, Bankitalia e Kpmg (società di revisione) non potranno costituirsi parte civile.
Antonio Civitillo
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 19 giugno 2013