I poliziotti passando in via Verdi, hanno notato, all’interno di un’autovettura in sosta, due uomini dal fare sospettoso e hanno deciso di controllarli.
A tale decisione i due uomini hanno mostrato una sorte di agitazione ed un certo nervosismo che ha indotto i poliziotti ad approfondire il controllo.
All’interno dell’autovettura, c’era un borsello che, a dire dei due uomini, apparteneva a un loro amico che era in quel momento in un’agenzia di servizi per sbrigare alcuni adempimenti, nel quale erano conservate banconote di diverso taglio, per un ammontare di €3.030.
Uno dei due, M.F., 39enne napoletano con pregiudizi di polizia, ha spontaneamente consegnato agli agenti quanto era in suo possesso.
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Mentre, nel borsello del Petrazzolo, gli agenti hanno rinvenuto diverse carte di credito, contratti di locazione di veicoli, un assegno bancario, un elenco cartaceo di svariate attività e nominativi con l’indicazione per ciascuno, di somme di denaro che nel complesso ammontavano alla cifra di 5 milioni di euro.
Hanno altresì rinvenuto una carta d’identità priva di foto e di timbro a secco, valida per l’espatrio, intestata ad a un cittadino di Macerata.
I poliziotti hanno accertato che questa carta d’identità era stata smarrita e denunciata dal legittimo proprietario, presso la stazione dei Carabinieri di Treja, in provincia di Macerata.
Il Petrazzuolo , per tale motivo , è stato arrestato e su disposizione dell’autorità giudiziaria posto agli arresti domiciliari, in attesa del giudizio fissato per la mattinata odierna.
Con la celebrazione del procedimento per direttissima il Petrazzuolo è stato condannato ad 1 anno di reclusione con la sospensione della pena