Condannati i soci della compagnia di navigazione. Ma chi sono i super esperti?
Per i tre armatori della Dimaiolines si chiude un capitolo: patteggiano la condanna e sembra che non esista nessun tesoretto. La Compagnia armatoriale è fallita nel 2010, dopo lunghe indagini della Procura di Torre Annunziata a marzo 2012 arrivarono i primi arresti e gli armat ori finirono in cella. Dopo 4 mesi di detenzione in carcere, gli armatori furono assegnati agli arresti domiciliari. Proprio la settimana scorsa i titolari della società Carlo, Angelo e Angela Di Maio, assistiti dall’Avv. Romeo Del Giudice, chiesto ed ottenuto, dal gup Claudio Marcopido, il patteggiamento. In particolare Carlo Di Maio, Amministratore della società, è stato condannato a quattro anni ed otto mesi di reclusione; Angelo Di Maio, il cugino, a quattro anni e sei mesi; Angela Di Maio a tre anni e sei mesi. Sono riusciti ad ottenere il patteggiamento grazie alla collaborazione dimostrata al PM Sergio Raimondi. Oltre ad ammettere le loro responsabilità, i tre armatori hanno sempre dichiarato di aver "agito in buona fede" e di aver seguito i consigli di super-consulenti esperti in materia. L’accusa di aver nascosto i soldi degli obbligazionisti risulterebbe non essere fondata: i capitali delle 800 famiglie coinvolte nel crac sono stati utilizzati per non far fallire la società.
Affermazioni degli armatori, che secondo indiscrezioni, sono state confermate anche dalle verifiche effettuate dalla Guardia di Finanza. In pratica, sembra non esserci nessun tesoretto. A breve, eseguite le ultime formalità della Procura oplontina, gli armatori ritorneranno in carcere. Ma nell’inchiesta e nel intrecciato castello accusatorio della Procura s ono state coinvolte altri soggetti che, rinviati a giudizio, non hanno chiesto il patteggiamento e sono in attesa di verdetto: il presidente del collegio dei sindaci della Dimaiolines Angelo Pica, i componenti del collegio Alfredo Ibello e Concettina De Felice, un dipendente Massimo Balzano. Resta irreperibile Anna Maria Ballinari residente in svizzera ed ancora oggi latitante. Ma molti obbligazionisti si chiedono ancora qualcosa: chi sono e quali sono le responsabilità dei super esperti?
Antonio Civitillo
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 10 ottobre 2012