Nuova tegola giudiziaria si abbatte a Palazzo Baronale: dipendenti fannulloni a Torre del Greco.
Dopo aver passato il budget nelle apposite macchinette marca tempo per registrare la loro presenza negli uffici comunali, alcuni dipendenti comunali si assentavano dal posto di lavoro.
Episodi di questo genere sono emersi, di recente, anche a livello nazionale e sono finiti perfino sulle testate giornalistiche nazionali. Il trucco è sempre lo stesso: o si “marca il cartellino” e ci si assenta dal luogo di lavoro o si “marca il cartellino” senza neppure essere presenti.
Palazzo-Baronale-

Quello di Torre del Greco, secondo gli inquirenti che sono determinati a fare luce sul caso, è il primo delle ipotesi, quello per il quale i dipendenti segnano la presenza e poi si allontanavano, magari per andare a spasso o compiere delle commissioni personali.
A finire nel mirino della Procura di Torre Annunziata sono stati tredici dipendenti dell’ente di palazzo Baronale. Dipendenti appartenenti al Ced (centro elaborazione dati) di palazzo Baronale.
In particolare, colpiti da tale inchiesta e destinatari del provvedimento, sono G. A., P. C., C. G., A. I., P. M., V. P. e A. S.
I municipali sono difesi dall’avvocato Antonio Cirillo.
La bufera si è scatenata ieri mattina, quando i lavoratori si sono visti recapitare dagli agenti della polizia municipale corallina gli avvisi di garanzia. Le posizioni più pesanti sarebbero quelle che riguardano sette dei tredici finiti nel mirino degli inquirenti. Le ipotesi di reato vanno, a vario titolo, dalla truffa aggravata ai danni dello Stato al falso ideologico.
Amareggiato, per quanto accaduto, il sindaco Borriello il quale ha fatto sapere che seguirà da vicino la vicenda e, se sarà necessario, adotterà tutti i provvedimenti del caso.
Non resta quindi che attendere gli sviluppi dell’inchiesta e capire meglio le varie posizioni e quanto accaduto.