Il nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli ha scoperto un’evasione fiscale internazionale per 90 milioni di euro.

Nell’ambito dell’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli è finito agli arresti domiciliari Massimiliano Coppola, imprenditore nativo di Salerno.



Il 50enne è indagato per aver agito come amministratore di fatto di quattro società (Tower Bridge Limited, London Bridge Limited, Chelsea Bridge Limited e Westminster Bridge Limiterd) operanti nel trasporto marittimo internazionale di prodotti petroliferi gassosi. Le aziende, formalmente, avevano sede nelle Isole Marshall, ma sostanzialmente erano gestite dall’Italia. Le indagini hanno consentito di portare alla luce una complessa architettura societaria che sarebbe stata finalizzata all’evasione fiscale e schermatura dei soggetti proprietari.

Le quattro società, infatti, erano partecipate da una capogruppo (The Bridge Limited) residente nelle Isole Marshall che, a sua volta, avrebbe avuto come socio unico un trust di diritto cipriota (The Wave of Solidarity Trust). Un sistema che avrebbe permesso all’imprenditore di sottrarre alla tassazione italiana un imponibile pari a circa 90 milioni di euro tra il 2014 e il 2019. Contestualmente sono in corso sequestri preventivi e per equivalente per la confisca di somme di denaro, beni mobili, immobili e quote societarie fino a circa 23 milioni di euro, corrispondenti al valore dell’imposta evasa, determinata applicando le aliquote previste (dal 24 al 27,5%) ai ricavi che si assumono occultati al Fisco italiano.