Il decreto è stato eseguito dai militari del gruppo di Torre Annunziata della Guardia di Finanza ed è stato emesso dal gip del tribunale oplontino nei confronti degli amministratori della società operante nel campo della ristorazione e delle attività turistico-ricettive.
Secondo le indagini, condotte dai finanzieri della compagnia di Torre del Greco la società , nel periodo compreso tra il 2012 e il 2018, la società si sarebbe resa responsabile di omessa dichiarazione dei redditi e quindi dell’indebito conseguimento di profitti illeciti derivanti dal mancato versamento delle imposte dovute all’erario, ricorrendo, tra l‘altro, anche all’impiego di 12 lavoratori dipendenti completamente “in nero’.
”L’attività investigativa – sottolinea in una nota il procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso – ha consentito di ricostruire un significativo quadro indiziario sulla base del quale è stato accertato che, a fronte della presenza di un formale amministratore al quale era stata conferita la rappresentanza legale della società , le redini della gestione aziendale erano di fatto nelle mani di uno dei soci dell’impresa”. Sottoposti a sequestro cautelare, oltre a somme di denaro presenti sui conti correnti degli indagati, anche quote societarie, autovetture e immobili, tra i quali un appartamento di Roccaraso (L”Aquila), e quote di proprietà di sette appartamenti di Torre del Greco.