Oltre a un decreto di sequestro per equivalente pari a 8 milioni di euro, i finanzieri hanno notificato anche 2 arresti in carcere, 4 arresti ai domiciliari e 2 divieti di dimora nelle province di Napoli e Caserta.
Per due degli indagati che stamattina sono stati messi ai domiciliari, inizialmente il gip aveva predisposto il carcere: la misura meno afflittiva è stata disposta in quanto entrambi sono risultati positivi al Covid.
La base operativa era stata collocata nel Casertano, tra Casal di Principe e San Cipriano d’Aversa. Secondo gli inquirenti i destinatari delle misure cautelari avrebbero emesso fatture false per 8 milioni a ben 142 società edili che si trovano tra Emilia Romagna, Umbria, Lazio, Toscana e Lombardia che, è emerso dalle indagini, pagavano alle società cartiere via bonifico.
Queste trattenevano il 15% di ciascuna fattura emessa, quale compenso per il servizio reso, e poi versavano la parte restante dei soldi, sempre via bonifico, agli imprenditori del Nord che, secondo una stima, avrebbero accumulato “fondi neri” per circa 3,2 milioni di euro.