Torre del Greco – Una delle problematiche che stanno tornando a galla già da tempo sul territorio corallino è sicuramente quella dei gatti randagi. Di recente, alla nostra redazione, stanno pervenendo segnalazioni continue sull’argomento. Di seguito la segnalazione, ben argomentata, che sta arrivando da più lettori.
“Gentili Signori,
con la presente mi unisco alla richiesta avanzata da numerose persone da tutta Italia, affinché il Sindaco e il Comune di Torre del Greco intervengano in maniera risolutiva per porre fine ai maltrattamenti di cui sono vittime i gatti all’interno del Comune. Troppo spesso i poveri randagi vengono privati di acqua e cibo, scacciati dalle loro colonie e molto spesso avvelenati da ignoti.
L’avvelenamento dei gatti è purtroppo frequente. Per anni in corso Vittorio Emanuele nr. 141, e nel parcheggio sulla salita di Largo Annunciazione negli anni scorsi, centinaia di gatti hanno trovato la morte per avvelenamento. Altrettanto avviene in via Circumvallazione (dove è situata la scuola elementare Nazario Sauro) e nei pressi dell’isola ecologica in via circumvallazione, Piazza Luigi Palomba, San Giuseppe alle Paludi e in molte altre zone.
Non è infrequente nemmeno che scompaiano nel nulla varie colonie feline. Nel 2012 la colonia felina della scuola elementare Nazario Sauro, stando a testimoni, è stata catturata per volere della preside con l’assurda motivazione che i randagi portano malattie ai bambini. A febbraio 2017 la colonia installatasi nei pressi del negozio di pavinentazione Antonio Falanga srl è scomparsa dall’area. Poco tempo fa, invece, di 10 gatti residenti non lontano dal supermercato Decò ne sono rimasti 2.
In tutto questo, la colonia del cimitero staziona appunto nell’area cimiteriale, dove sono regolarmente nutriti. Tuttavia, il dirigente della struttura vieta che venga posto nell’area cimiteriale qualsiasi tipo di riparo o coperta, in cui i felini potrebbero dormire sentendosi più sicuri o ripararsi dalle intemperie.
A questo c’è da aggiungere la problematica dei cani randagi. Branchi di cani randagi che di mattina si aggirano nelle aree di Via monte d’oro, via beneduce, Circumvallazione, via Gaetano de Bottis e via del Cimitero, così come nella zona del Porto e nei pressi dell’ospedale Maresca, i cani stanno sbranando intere colonie di gatti.
E’ doveroso, in questo contesto, ricordare che secondo l’articolo 3 del Decreto del Presidente della Repubblica 31 marzo 1979, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 2 giugno 1979 n.150: “E’ attribuita ai comuni, singoli o associati ed alle comunità montane, ai sensi degli articoli 27, primo comma, lettera a), e 18 del DPR 24 luglio 1977 n.616, la funzione esercitata dall’Ente nazionale protezione animali, di vigilanza sull’osservanza delle leggi e dei regolamenti generali e locali, relativi alla protezione degli animali ed alla difesa del patrimonio zootecnico”.
In aggiunta a ciò, è opportuno citare la Legge 14 agosto 1991, n. 281, Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo, secondo cui ““Lo Stato promuove e disciplina la tutela degli animali di affezione, condanna gli atti di crudeltà contro di essi, i maltrattamenti ed il loro abbandono, al fine di favorire la corretta convivenza tra uomo e animale e di tutelare la salute pubblica e l’ambiente“ e ““È vietato a chiunque maltrattare i gatti che vivono in libertà”.
Chiedo pertanto all’amministrazione comunale e al sindaco di adoperarsi quanto più rapidamente possibile per tutelare queste colonie, ad esempio procedendo nell’immediato alla creazione di un’oasi felina. In questo modo i volontari avranno la possibilità di poter dare un ricovero, seppur temporaneo, a gatti feriti e abbandonati, in attesa di un loro recupero e di un’eventuale adozione.
Certa di un vostro cortese riscontro, porgo distinti saluti.
Firmato…”.
Di sicuro, la problematica merita attenzione particolare e noi de La Torre ci auguriamo che le autorità competenti si attivino per dare risposte concrete.

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il  10 maggio 2017