Nell’ambito dell’intensa e complessa operazione di prevenzione e tutela, conservazione e recupero dell’equilibrio ambientale dell’intero tratto marino/costiero del “Miglio d’Oro” vesuviano, gli uomini della Guardia Costiera di Torre del Greco, in stretto coordinamento investigativo con la competente Procura della
Avviata da metà dello scorso mese di giugno e conclusasi la settimana scorsa, tale attività condotta dalla Capitaneria di Porto di Torre del Greco, con il supporto tecnico dell’ARPA Campania e con l’avvalimento delle strutture tecniche comunali preposte, ha consentito di operare una mappatura della rete idrica artificiale e naturale attraversante l’intero tessuto urbano cittadino corallino.
In particolare, si è proceduto a controllare i seguenti alvei pluviali, procedendosi all’effettuazione di specifiche attività di campionamento dei reflui ivi canalizzati, che hanno evidenziato in taluni casi una forte presenza di sostanze inquinanti:
1. ALVEO CALASTRO;
2. ALVEO CAVALLO;
4. ALVEO PONTE DELLA GATTA;
5. ALVEO LAVA TROIA;
6. ALVEO CARBOLILLO;
7. ALVEO SANNAZZARO;
8. ALVEO SETTEBELLO;
9. ALVEO GURGO;
10. ALTRI ALVEI NON DENOMINATI.
Analoghi accertamenti hanno riguardato l’intera rete infrastrutturale depurativa comunale, composta dagli impianti di Villa Inglese e San Giuseppe alle Paludi, unitamente alle relative stazioni di sollevamento ad essi asserviti, al fine di verificarne il relativo stato di mantenimento e la relativa funzionalità.
L’attività di controllo ha consentito di accertare diverse situazioni di criticità legate alla rilevata, illecita immissione negli alvei di reflui di varia natura oggetto di relativa individuazione e contestazione. In tutti i casi si è proceduto a specifiche attività di campionamento che hanno consentito, anche in tal caso, di accertare il superamento dei limiti tabellari previsti per legge.
Ulteriori situazioni di criticità legate al temporanei non funzionamenti della rete impiantistica depurativa litoranea sono stati anch’essi oggetto di immediata segnalazione all’ente gestore, che ha provveduto all’immediato ripristino delle stesse adottando tutte le necessarie misure tecniche atte a confinarne la portata e gli effetti sull’ambiente marino limitrofo.
La suddetta capillare attività accertativa, finalizzata al contrasto all’ecocriminalità e che si protrae incessantemente da oltre un anno sull’intero litorale di giurisdizione del Compartimento Marittimo di Torre del Greco ricomprendente i Comuni di Ercolano, Portici e Torre del Greco, ha consentito di ricostruire una mappatura delle varie e numerose immissioni illecite recapitanti attraverso canali, alvei di bonifica attraversanti i territori cittadini, a loro volta confluenti in mare e costituenti fonti di inquinamento e di potenziale pericolo per il delicato equilibrio ecosistemico del litorale.
Nel complesso ammontano ad oltre 160 (centosessanta) le fattispecie illecite ambientali portate alla luce di cui oltre 100 (cento) legate ad immissioni/scarichi illeciti al suolo e sottosuolo ed in corpo idrico recettore che hanno portato, in numerosi casi, al sequestro degli stessi insediamenti produttivi di provenienza, nonché al deferimento dei relativi titolari all’autorità giudiziaria competente ed all’irrogazione di sanzioni amministrative per oltre settecentomila euro.
Tale attività di carattere accertativo si affianca all’ulteriore ed importante azione propulsiva e di coinvolgimento posta in essere da parte della stessa Guardia Costiera di Torre del Greco e dalla Magistratura nei confronti dei vari soggetti istituzionali e non di filiera (Regione, Comuni, AATO, GORI, ecc.) ai fini dell’adozione/assunzione di tutte quelle necessarie misure risolutive di carattere amministrativo e tecnico/progettuali che hanno consentito ai Comuni di avviare necessarie, imprescindibili progettualità volte alla rifunzionalizzazione e potenziamento delle rispettive reti fognarie interne e di collettamento dei reflui ai sistemi depurativi comprensoriali.
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