I commercianti pagano la Tarsu, ma la categoria non è regolamentata
(a) Torre del Greco – Talvolta bisogna ammettere la realtà: alcuni cittadini, con emerito menefreghismo, non differenziano i loro rifiuti. Inoltre, nel mese di maggio 2010 la percentuale di differenziata è scesa al 25%. Forse è vero, prima di puntare il dito contro le istituzioni dovrebbero essere anche i cittadini a fare un esame di coscienza. Ma d’altronde è opportuno chiederci cosa facciano le istituzioni in questo campo (oltre ad aumentare la tassa sui rifiuti solidi dell’83%). Un esempio, credo più che mai emblematico, è stato presentato a noi cittadini durante le scorse settimane: diverse famiglie, recatesi all’ufficio nettezza urbana (nel plesso La Salle) per ritirare il kit di sacchetti per la raccolta differenziata, sono tornati a mani vuote. Certamente non è il caso di farne un dramma, ma neppure può passare inosservato che l’amministrazione comunale ha semplicemente dato manforte alla già immensa sensibilità dei cittadini sulla tutela dell’ambiente. All’ufficio nettezza urbana ci è stato riferito che il problema è stato risolto nel giro di poco tempo in quanto si è trattato solo di un "intoppo" causato dal cambio di ditta appaltatrice. Una condizione, quindi, del tutto imprevedibile (la ex ditta appaltatrice era stata interdetta solo da marzo). La questione dei sacchetti per l’indifferenziata non si esaurisce comunque qui: i criteri per l’approvvigionamento dei kit si basano su una stima di 30000 famiglie ma, stando ad indiscrezioni, a Torre del Greco esistono anche negozi ed associazioni. Fin da quando è cominciata la raccolta differenziata, nella nostra città, non è stato ancora stabilito in base a quale criterio i sacchetti debbano essere a loro distribuiti. D’altro lato, l’ufficio nettezza urbana afferma che è solo questione di tempo perchè bisogna aggiornare i dati e regolarsi di conseguenza. Intanto, noi attendiamo!
Fabio Cirillo
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 23 giugno 2010