Parola all’esperto
(a) Torre del Greco – Il prof. Livio Cipolletta, oltre a dirigere con successo il reparto di Gastroenterologia del nostro ospedale, è anche un’autorità in materia a livello nazionale.
La delibera 128 del 31 gennaio 2011 impone anche lo smantellamento di Gastroenterologia. Questa decisione la sorprende o se l’aspettava?
Non posso dire che tale delibera mi colga di sorpresa, in quanto segue il decreto 49. Ad onor del vero, devo dire che prima della delibera 128, il commissario straordinario, Vittorio Russo, si era adoperato per mantenere la Gastroenterologia qui in sede, col dovuto supporto logistico e strutturale. Tuttavia la Regione gli ha imposto di rispettare il piano di rientro sanitario e Russo si è visto costretto ad emanare la delibera 128. Per il reparto che dirigo, si è concesso un lasso di tempo maggiore, per stabilire dove e come possa essere trasferito.
Come pensa di fronteggiare questa emergenza? Lotterà affinché il reparto rimanga a Torre?
Grazie anche all’azione del Comitato Pro Maresca, la Regione sembrerebbe aver preso atto della peculiarità di un reparto come quello di Gastroenterologia, che necessita di spazi idonei. In merito, posso affermare con certezza che l’ospedale di Boscotrecase non è assolutamente adeguato. Anzi, le dirò in tutta franchezza che il Maresca non dovrebbe essere declassato, bensì dovrebbe esserlo il Sant’Anna, visto che al momento è una struttura incompleta e più piccola. Da quanto mi risulta, le trattative stanno andando avanti e sono relativamente fiducioso: il mio reparto non può né essere frazionato in più strutture, né essere destinato a spazi poco idonei. Certo, come male minore, si potrebbe optare per uno spostamento a Castellammare. Ma non bisogna dimenticare che Torre del Greco è una città con un’enorme popolazione e che il Maresca ha lo spazio e le strutture più idonee per un bacino d’utenza così vasto.
Quindi, al momento, si sente possibilista?
Gastroenterologia ha un riscontro molto positivo sul territorio in cui si trova ora e spostarlo potrebbe avere risvolti negativi anche per gli stessi interessi dei politici. Concludendo, confido in una revisione della delibera, soprattutto se ogni parte in causa saprà operare con risolutezza e competenza, lasciando all’Asl Napoli 3 e al
Maresca la Gastroenterologia.
Mariacolomba Galloro
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 23 febbraio 2011
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