Serata in onore di Totò
Torre del Greco – A più di quarant’anni dalla morte di Totò, lo scorso 14 settembre la città di Torre del Greco ha dedicato al celebre artista napoletano una serata all’insegna della memoria e del buonumore.
Il salone del Circolo Nautico, gremito per l’occasione da una folla inattesa, ha ospitato numerose personalità che hanno tracciato un quadro molto articolato della vita di questo artista poliedrico e semplice, sorridente ma al fondo malinconico.
In un’atmosfera di nostalgica rievocazione, si sono alternati durante la manifestazione momenti di cultura letteraria e musicale, sprazzi di poesia e di dialogo. In particolare, nel corso della serata è stato presentato il
volume dal significativo titolo "L’espressione triste che fa ridere. Totò e Monicelli", curato da Adriana Settuario, un testo in cui la figura dell’attore napoletano viene studiata tramite la lente del suo stesso lavoro. Attraverso un’analisi dei percorsi creativi sottesi alla realizzazione dei diversi film, a partire dalle sceneggiature originarie per arrivare al girato finale, la Settuario racconta nel suo libro la storia di Totò sotto una prospettiva nuova e originale, accanto a un uomo di grande ironia come Mario Monicelli, che nell’attore partenopeo aveva trovato un interprete ideale. Insieme alla scrittrice, sono intervenuti durante la serata diversi ospiti, che hanno dato testimonianza della profonda eredità di gesti e di parole lasciata dall’artista. Tra questi il critico Francesco Saverio Torrese e il consigliere nazionale dell’Ordine dei giornalisti Angelo Ciaravolo, il Sindaco Ciro Borriello ma anche il cantante Pino De Maio che, con il solo accompagnamento della sua chitarra, ha reso omaggio al Totò autore, esibendosi in delle accorate interpretazioni delle sue canzoni più note. Tuttavia, l’ospite più celebrata dal pubblico è stata la figlia dell’attore, accolta con grande calore dai numerosi cittadini intervenuti. E da vera protagonista della serata, Liliana de Curtis ha parlato di suo padre con la medesima, inesauribile ammirazione di sempre: instancabile, carica di questa presenza che sembra non essere mai troppo imponente, con grande serenità ha risposto alle numerose domande di un pubblico avido di ricordi, ha declamato a memoria "’a livella", ha scherzato con i suoi interlocutori mostrandosi cordiale e amichevole. Ma guai a chiederle quale sia il ricordo più bello che serba di suo padre: vi risponderà che è una curiosità inammissibile … "come si fa relegarlo nel ricordo? Totò è in
questa sala con noi…".
Gioia Seminario