Numerose le denunce raccolte a Torre del Greco dalle Forze dell’ordine
E’ probabile che un gruppo di nostri concittadini sia recentemente incappato in un ennesimo episodio di sciacallaggio sociale: l’allettante ma vana promessa di un incarico di lavoro, sia pure stagionale. Negli ultimi giorni, infatti, sembrerebbero aumentare a macchia d’olio alcune denunce alle Forze dell’Ordine. li esposti avrebbero un denominatore comune, ovvero la presenza costante di un presunto truffatore-millantatatore che, col miraggio di pseudo contratti lavorativi presso una struttura turistica in quel di Catanzaro, avrebbe estorto di sicuro dati sensibili (ma forse non solo quelli) ad un folto gruppo di giovani studenti e disoccupati torresi. Ma analizziamo i fatti. Poco tempo fa una giovane disoccupata ha contattato la nostra redazione per denunciare un inganno giocatosi sulla sua pelle. La ragazza ci ha raccontato di come sia stata contattata da una figura vicina ad alcuni ambienti politici locali e di come questa persona le abbia fatto da tramite per incontrare un terzo signore, G.R., con lo scopo di tenere un apparente colloquio di lavoro. Luogo dell’incontro una cartoleria prima ed un bar dopo, entrambi situati in una popolare zona cittadina, il quartiere S. Antonio. Gli incontri, ci ha spiegato la giovane, sarebbero stati due, ad una settimana circa di distanza l’uno dall’altro , verso la fine di marzo.
Durante il primo si sarebbe tenuto una sorta di colloquio lavorativo, in cui G. R. avrebbe proposto un lavoro al bar o nelle cucine di un parco acquatico nei pressi di Catanzaro, per un periodo che va d a fine maggio a fine agosto, chiarendo anche dettagli come eventuale remunerazione, documentazione da preparare etc. Nel secondo incontro, invece, la ragazza avrebbe addirittura firmato un contratto di lavoro (e ce ne ha mostrato copia). Brutto e deludente però l’epilogo della vicenda : a circa un paio di giorni dalla stipula del presunto contratto, alla malcapitata arriva una laconica telefonata in cui le viene detto che sarebbe saltato tutto.
Curioso che a chiamarla siano stati i gestori della cartoleria dove incontrò per la prima volta G.R.. Curioso che quando la ragazza si è recata dalle Forze dell’Ordine per sporgere denuncia, questi ultimi avessero sulla scrivania altre denunce pressocchè identiche in ogni dettaglio. Pirandelliana, poi, la sparizione del G.R. nel nulla, quasi si sia volatilizzato. Insomma in questa assurda vicenda sembrerebbero esserci molte cose che non quadrano e la puzza di bruciato è forte. Tutto l ascerebbe pensare ad una truffa in grande stile, anche se al momento non si evince a vantaggio d i chi e per quali motivazioni. Resta l’amarezza di constatare come gente senza scrupoli strumentalizzi la buona fede delle persone e giochi con un problema drammatico come la disoccupazione.
Marika Galloro
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 08 maggio 2013