Lavori senza fine, parcheggi scarsi, rifiuti ovunque: il litorale è di serie B

(a) Torre del Greco – La città di Torre del Greco non sa sfruttare i suoi punti di forza. Un esempio eclatante, senza rischio di smentita, è il litorale corallino. Quello che tempo fa era chiamato “la perla del Golfo”, è ormai abbandonato a se stesso, ricoperto dai rifiuti, con problemi legati ai parcheggi e con interminabili lavori in corso che sembrano ferite insanabili.A distanza di due anni, non sono stati ancora ultimati i lavori per la ricostruzione della barriera frangiflutti, crollata a seguito di una mareggiata nel novembre del 2008. Dopo tantissime promesse non mantenute e gravi ritardi di inizio dei lavori, si rischia di far avverare gli incubi dei gestori dei lidi e dei cittadini di passare un’altra estate con quella parte del litorale off-limits. Pietoso lo scenario che si presenta sulle spiagge e sui marciapiedi, dove presenziano rifiuti vari; infatti, ultimo e pericolosissimo episodio quello del ritrovamento di lastre di amianto tra i rifiuti. Anche sui siti web di podismo, si legge il malcontento dei partecipanti alla maratona che si è tenuta pochi giorni fa lungo il litorale; infatti, nonostante i complimenti per la preparazione e l’organizzazione, si leggono commenti negativi su rifiuti, sporcizia e la raccolta fuori orario.Anche i lavori per la costruzione della strada parallela al lungomare torrese hanno subìto un brusco rallentamento. La strada in costruzione, dovrebbe avere il compito di smaltire il traffico e rendere il litorale una strada pedonalizzata. Infatti, l’idea sarebbe di chiudere tutto il tratto che costeggia il mare. Altra nota dolente, è il divieto di balneazione che ogni anno l’ARPAC impone. Infatti, da anni, sul nostro mare batte bandiera nera, simbolo del divieto per le acque inquinate. Il compito di ripulire le acque, e renderle accessibili ai bagnanti è pertinenza dei depuratori che, tuttavia, sono poco o per nulla efficienti. Ad aiutare la pulizia delle acque, c’è la Guardia Costiera. Infatti, nella zona che interessa il Golfo di Napoli, i Carabinieri del mare, hanno effettuato otto denunce per reati di inquinamento ambientale, in particolar modo di gestione e smaltimento rifiuti in maniera illecita e senza l’autorizzazione, tra cui anche oli esausti. Sono state sequestrate, inoltre, un’officina abusiva e un autocarro per trasporto di rifiuti, perché il conducente aveva smaltito i rifiuti tossici in una discarica non autorizzata. Da anni, ormai, si parla del rilancio e della riqualificazione del litorale, per cercare di renderlo all’altezza come quello di molte realtà non lontane dalla nostra, ma puntualmente, ogni estate, ci si ritrova a dover combattere contro i problemi di sempre, sperando che non diventino, un giorno, irreversibili.
Andrea Scala
 
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 28 aprile 2010