Professione in estinzione
(a) Torre del Greco – Il maestro d’ascia è un antico mestiere, a metà tra artigianato e arte. Una professione indispensabile nei vecchi cantieri navali, quando si costruivano soprattutto imbarcazioni di legno: golette, brigantini a palo, velieri, coralline, pescherecci. La grande abilità dei maestri d’ascia è quella di sagomare il legno con l’ascia. Ciascun elemento della barca di legno è modellato con l’ascia. Per questo ogni barca è unica e irripetibile. Nino Aprea ha iniziato ad apprendere questo mestiere da bambino, quando ad appena sei anni aiutava il padre in tale affascinante lavoro. La famiglia Aprea ha una lunga tradizione alle spalle: da Sorrento arriva a Torre del Greco nel 1920, ma è dal 1601 che si occupa della costruzione d’imbarcazioni di legno. Erede di questa tradizione, Nino Aprea è maestro d’ascia “abilitato” dalla capitaneria di porto a riparare e costruire imbarcazioni fino a 150 tonnellate. Ed è proprio quello che ha fatto per circa sessanta anni. Ha lavorato con impegno a ogni tipo d’imbarcazione: motoscafi, cabinati, gozzi, barche a vela ecc.. Con nostalgia ricorda le giornate che scorrevano veloci per il piacere di lavorare. Egli stesso assicura che, insieme all’esperienza, ciò che conta in questo lavoro è la passione. Con Nino Apre termina però questa lunga e preziosa tradizione familiare, egli è l’ultimo depositario di un’arte che più nessuno vuole apprendere. Come molti lavori di “manualità” anche quello del maestro d’ascia sta lentamente scomparendo e del paese che un tempo era sede dei più rinomati cantieri navali ormai resta ben poco.
Maria Iovine
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 17 febbraio 2010 pag 3