Il 61enne torrese era stato accusato di aver ucciso i genitori
Assolto. Maurizio Sorrentino, 61enne torrese accusato di aver assassinato la madre Vincenza Marciano di 80 anni e il padre Filiberto Sorrentino di 93 anni nel 2009, è stato assolto dalla Corte di Assise di Napoli per insufficienza di prove. La decisione è arrivata a seguito della richiesta dei legali di Sorrentino, che hanno sottolineato la mancanza di prove che indicassero come assassino il figlio dei coniugi ritrovati morti nel loro appartamento. La vicenda risale all’agosto del 2009 quando Vincenza Marciano e Filiberto Sorrentino vengono ritrovati senza vita nel loro appartamento del parco Giusy, rinomato parco residenziale di corso Vittorio Emanuele. Il lavoro della scientifica appurò che la morte dei due coniugi era stata causata da profonde ferite alla testa, probabilmente colpiti con un oggetto contundente. I due anziani furono ritrovati dopo quattro giorni la loro morte, su segnalazione dei vicini che avvertirono le forze dell’ordine a seguito del cattivo odore proveniente dall’abitazione e dall’alto volume del televisore anche nelle ore notturne. Le forze dell’ordine non riscontrarono forzature su finestre e porte, quindi l’assassino era entrato in casa su volontà dei due anziani. Dopo due anni, nel settembre del 2011, fu arrestato il figlio della coppia uccisa Maurizio Sorrentino 61enne imprenditore con gravi problemi economici ed ex componente delle Brigate Rosse. L’uomo già noto alle forze dell’ordine per il suo trascorso come brigatista, avrebbe ucciso i genitori per impossessarsi dell’eredità e pagare i suoi debiti. Dopo un anno e mezzo di carcere trascorso nella casa circondariale di Poggioreale, Maurizio Sorrentino è stato rilasciato per mancanza di prove. Una vicenda irrisolta che lascia numerose perplessità sulla morte dei coniugi Sorrentino.
Andrea Scala