La Regione prende ulteriore tempo, mentre regna soddisfazione a Palazzo Baronale. E intanto i tecnici del laboratorio sono pronti ad autoconsegnarsi
Le recenti strategie messe in campo dall’amministrazione comunale torrese per provare a fare chiarezza attorno alla telenovela Maresca lasciano i promotori con un pugno di mosche tra le mani. L’audizione di martedì 2 ottobre si conclude con la più classica delle fumate grigie, tra rassicurazioni solite, promesse e inviti a pazientare ‘in attesa di tempi migliori’. Vale la pena ripercorrere g li avvenimenti degli ultimi giorni e ricordare lo stato di abbandono in cui versa l’ospedale Maresca e i disagi cui vanno incontro quotidianamente i pochi operatori sanitari che tra mille difficoltà vi lavorano.
Al Centro Direzionale. ‘I tempi migliori’ coincider ebbero con la fine del commissariamento della sanità in Campania, che Schiano (Pdl) – presidente della V° commissione regionale – e soci indicherebbero per fine 2012. Solo da allora, ha s piegato la delegazione torrese il giorno successivo al summit presso il centro direzionale (rappresentanza composta dal sindaco Malinconico, il Presidente dell’assise comunale Colantonio e i consiglieri Casillo, Lopez e Toralbo), sarà possibile ragionare su come eseguire la delibera 830 che pure è stata prodotta in regime di commissariamento – e quindi emendare il decreto regionale 49 del 2010. Una prospettiva che lascia soddisfatti gli inquilini di Palazzo Baronale, ritornati da Centro Direzionale carichi di sensazioni positive, cui fa però da contraltare la contraddizione più lampante: nessun impegno scritto (al di là del verbale di audizione n.d.a.), nessuna scadenza se non quella aleatoria circa la fine del commissariam ento, ma soprattutto aver implicitamente accettato un vuoto sanitario sul territorio per almeno altri tre mesi, in attesa di ritornare alla gestione politica della sanità e mettere alle spalle la fase commissariale. L’unica cosa certa sono le elezioni politiche della prossima primavera, un appuntamento ovviamente attesissimo per i tanti politici locali e i loro riferimenti provinciali e regionali, che siamo certi sapranno spendersi il tema Maresca nel ‘migliore’ dei modi, il tutto mentre l’assistenza sanitaria a Torre del Greco rasenta livelli da ‘paese in via di sviluppo’.
Camici bianchi come fantasmi. Alla vigilia dell’audizione in Regione, era il ‘pompiere’ Maurizio D’Amora (manager dell’Asl Na3Sud) a rassicurar e gli attivisti del comitato: “per i primi giorni di ottobre prenderanno servizio 11 nuovi medici”. Chi li ha visti? Ricordiamo che questa è solo l’ultima in ordine di tempo delle tante bugie raccontate dal numero uno dell’azienda con sede a Castellammare di Stabia. Oltre ai disagi cronici nel Pronto Soccorso, all’assenza di un cardiologo H24 e di un chirurgo di notte, l’ultima grana è scoppiata nel laboratorio di analisi, dove la mancanza di una figura ‘dirigenziale’ rende complicato il lavoro dei tecnici, pronti ad "autoconsegnarsi".
Trasferimento sede Asl a Torre del Greco. Gli uffici dell’azienda sanitaria potrebbero spostarsi da Castellammare a Villa delle Terrazze (Bottazzi), che al momento ospita prevalentemente pazienti affetti da Alzheimer. Massima allerta sulle manovre che potrebbero dirottare gli anziani presso i reparti dismessi del Maresca, una mossa che sancirebbe il via alla ‘lungodegenza e riabilitazione’, la nuova e tanto discussa funzione specialistica che il decreto 49 ha affibbiato allo storico nosocomio di Via Montedoro.
Nino Aromino
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 10 ottobre 2012