Sgominata dalla Guardia Costiera di Torre del Greco un’organizzazione criminale dedita alla pesca in commercio di tonno rosso che attraverso una strutturata rete di soggetti locali conniventi, aveva messo in piedi una parallela rete di smercio cittadina al nero di partite di prodotto provenienti in prevalenza dalla zona di mare antistante il Miglio d’Oro Vesuviano.
Tonno-Rosso-sequestro

A seguito di specifica attività investigativa condotta nei giorni scorsi, alle primissime ore di oggi personale appartenente al nucleo di polizia marittima della Capitaneria di porto di Torre del Greco, nel corso di una specifica operazione atta a contrastare il dilagante fenomeno della vendita/trasporto e commercializzazione illecita di specie ittiche sottoposte a particolare tutela, hanno fermato e sanzionato due soggetti residenti rispettivamente a Torre del Greco e Salerno intenti allo sbarco di diversi esemplari di notevole dimensioni di tonno rosso del peso complessivo di oltre due quintali appositamente insacchettati e pronti per essere rivenduti in assenza di alcun tipo di autorizzazione e controlli sanitari.
Questa specie di tonnide è da tempo minacciata dall’eccessivo sfruttamento degli stock ittici presenti nel Mediterraneo come negli Oceani ed è, pertanto, particolarmente tutelata dall’Ordinamento internazionale tramite l’lCCAT (International Commission for Conservation of Atlantic Tuna), un’organizzazione internazionale di cui è parte anche la Comunità Europea.
Per tale motivi i trasgressori, oltre al sequestro del pescato, sono stati immediatamente opportunamente verbalizzati per la pesca di specie ittiche sottoposte a vincoli di cattura in tempi vietati.
Nell’ambito di una parallela attività gli uomini della Guardia Costiera corallina hanno inoltre proceduto al deferimento alla competente Autorità Giudiziaria di tre soggetti dediti al commercio illecito di mitili in assenza di alcuna autorizzazione di legge .
Ammonta ad oltre 250 chilogrammi la partita di prodotti ittici sequestrata esposta a temperatura ambiente, senza alcun accorgimento/presidio per evitare il contatto diretto con il suolo e gli agenti atmosferici, polveri, gas di scarico, insetti e parassiti, nonché priva di bollo sanitario, etichettatura e documenti ai fini della tracciabilità (e quindi di dubbia provenienza), in violazione: dell’Allegato III, Sezione VII, Capitolo VIII comma 2) del Regolamento (CE) n°853/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29.04.2004 – e dell’art. 5 lett. “B” e ”D” della L. 30/04/1962 n° 283 – nonché ipotesi dell’art. 444 del C.P..
Detenzione, per la successiva commercializzazione, di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione comunque nocive e vendita di sostanze alimentari pericolose per la salute pubblica, queste le ipotesi di reato contestate.
Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente l’intero quantitativo di mitili è stato distrutto mediante affondamento in alto fondale a mezzo unità navale della Capitaneria di Porto di Torre del Greco.

Sempre nel corso della medesima operazione condotta dal dispositivo operativo navale/terrestre della Guardia Costiera corallina è stata individuata e sottoposta a sequestro oltre mezzo chilometro di reti da pesca da posta non segnalate ed utilizzate per la pesca di frodo posizionate sotto costa lungo il litorale che va da Portici ad Ercolano.
Nel complesso ammonta a circa mezza tonnellata la quantità di prodotti ittici e mitili sottoposti a sequestro.
Cinque le persone deferite all’Autorità Giudiziaria competente e sanzionate amministrativamente per un importo di oltre diecimila euro di sanzioni pecuniarie irrogate.
Oltre Mezzo chilometro invece la lunghezza delle reti illecite sequestrate.
Le attività condotte hanno rappresentato un’ulteriore risposta alla commercializzazione abusiva di prodotti ittici di vario genere, pratica quest’ultima che, oltre a costituire potenziale pregiudizio per la salute pubblica, incide fortemente anche sul delicato equilibrio eco-sistemico del litorale costiero corallino.
Detta azione di monitoraggio intensiva di controllo dell’intera filiera ittica ha portato dall’inizio dell’anno al sequestro di oltre 6 tonnellate e mezza di prodotti ittici in cattivo stato di conservazione o immessi sul mercato sotto taglia minima per un valore complessivo di oltre 600.000 euro, nonché alla rilevazione di decine di illeciti amministrativi e penali all’esecuzione di altrettanti numerosi sequestri di varia natura tra cui quello di un impianto abusivo di mitilicoltura pari a 28.000 metri quadrati di estensione.