Il blitz delle forze dell’ordine ha portato ad un gran sequestro
Sul cartello c’era scritto “Pesce fresco”. Peccato però che i Carabinieri della Stazione di Torre del Capoluogo, agli ordini del Capitano Michele De Rosa e del Comandante Vincenzo Amitrano, hanno accertato che i pesci emanavano un odore rancido e nauseabondo di acqua di fogna, perdita di iridescenza della pelle, corpo molle, occhi concavi e opachi, valve aperte e non reattive, motivo per il quale procedevano al sequestro di un notevole quantitativo di pesce. Un operazione svolta – nei giorni scorsi – a tutela della salute pubblica che ha interessato tutta l’area vesuviana del miglio d’oro -da Torre del Greco a San Giorgio a Cremano-.
I Carabinieri di Torre del Greco Capoluogo, insieme al personale della locale Capitaneria di Porto, agli ordini del Capitano di Fregata Antonio Cacciatore, hanno ispezionato 20 pescherie dell’area Vesuviana del miglio d’oro. Cinque le persone, già note ai Carabinieri, che sono state denunciati all’Autorità Giudiziaria, per il reato di Vendita di sostanze nocive per la salute pubblica, procedendo al sequestro di oltre 100 chili di pesce vario, del valore commerciale di 3.000,00 EURO, immediatamente distrutto. L’operazione, su direttive del Capitano Michele De Rosa, Comandante della Compagnia Carabinieri di Torre del Greco, continuerà nei prossimi giorni su tutta l’area ed interesserà altri Comuni vesuviani.
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 05 marzo 2014