I clienti, di ceto medio alto, pagavano circa 400euro a prestazione
Impiegate e studentesse nelle mani di uomini dalle tasche profonde, commercianti ed imprenditori. Nelle mani di questi uomini solo per soldi e guadagni extra. Donne “squillo” che si facevano sessualmente sfruttare e pagare per arrotondare gli stipendi o per coprirsi le spese, anche all’insaputa di mariti, compagni e famiglie. Per ogni prestazione il costo per i clienti poteva oscillava tra i 200 e i 400 euro. Un vero e proprio giro di prostituzione, quello scoperto dai carabinieri della Compagnia di Torre del Greco, che si consumava, spesso, all’interno di esercizi commerciali del territorio corallino. E tutto alla luce del sole: gli incontri avvenivano in pieno giorno, durante gli orari di apertura degli esercizi commerciali, soprattutto quelli rientranti nel settore dell’estetica.
Per tutto questo e con l’accusa di sfruttamento, reclutamento e favoreggiamento alla prostituzione i militari hanno stretto le manette ai polsi di cinque persone. All’identificazione di quanti erano coinvolti nella vicenda gli investigatori ci sono arrivati dritti dritti anche grazie allo strumento delle intercettazioni, sia quelle telefoniche che quelle ambientali. Il giro di prostituzione, gestito da personaggi incensurati e insospettabili, ha visto coinvolta una clientela di ceto medio alto, i cui incontri sono stati monitorati dagli inquirenti e si tenevano nelle strutture commerciali della città del corallo. Non sono mancati, tra i nomi delle persone coinvolte, anche volti noti e conosciuti nella cittadini vesuviana.
Mariot
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 23 novembre 2011