Dopo la rivolta degli esercenti della settimana scorsa per i lavori di restyling del centro storico che non finiscono mai, associato alla mancanza di parcheggi, alla carenza di mezzi pubblici e, non ultima, una
pedonalizzazione ancora inesistente che alimentano il rischio di far fallire le imprese commerciali nel cuore della città, ecco arrivare la risposta da parte delle istituzioni. Infatti, giovedì 9, alle 14, presso Palazzo Baronale è stata convocata la commissione trasparenza per fare chiarezza sullo stato effettivo dei lavori. Il presidente della quinta commissione, Domenico Maida, ha invitato a presenziare, oltre all’assessore ai lavori pubblici e al vice presidente dell’assise comunale, Luigi Mele e Ludovico D’Elia, anche il presidente dell’Ascom Locale, Giulio Esposito, e il presidente del consorzio Le Botteghe Torresi, Mario Amabile. Nell’oggetto della convocazione si legge: “Convocazione Straordinaria della quinta commissione per urgenti chiarimenti in merito ai ritardi dei lavori di restyling del centro storico e della conseguente rivolta degli esercenti delle zone interessate dagli stessi che stanno alimentando, insieme alla mancanza di parcheggi, alla carenza di mezzi pubblici e, non ultima, una pedonalizzazione ancora inesistente, un processo irreversibile di crisi economica che li ha travolti”. Infatti, proprio Mario Amabile, presidente del consorzio Le Botteghe Torresi, aveva dichiarato che: “I lavori sono letteralmente congelati. Spero che quanto prima dal Comune possano spiegarci i motivi di tale blocco. Chiediamo un piano parcheggi, con sconti e altro, che alimenti il nostro commercio. Penso che prima di avviare i lavori di restyling bisognava fermarsi a riflettere che non lo si poteva realizzare allo stato attuale senza parcheggi né mezzi pubblici. Se non dovessero arrivare risposte siamo pronti a nuove e più incisive forme di protesta”. Più drammatica era stata, invece, la testimonianza portata dal signor Lorenzo: “Sono un commerciante di via Roma e sono assolutamente d’accordo con i miei colleghi. Con la mia famiglia abbiamo rilevato due negozi e paghiamo 6mila euro mensili in una zona desertificata. Già le persone sono sempre più attratte dai grandi centri commerciali, in più ci hanno chiuso tutte le strade e, cosa più importante, prima di fare questa ampia zona pedonale non hanno pensato a fare le infrastrutture, in particolar modo i parcheggi. Questa situazione oltre a portare noi commercianti al fallimento crea povertà nel resto della popolazione, a cominciare dagli stessi proprietari degli immobili che a breve, se la situazione non cambia, sì ritroveranno con i locali sfitti dopo lunghi contenziosi”. Dopo gli sfoghi, finalmente, le istituzioni si sono mosse: giovedì si saprà qualcosa di più sul fronte dei lavori.