Infatti, gli inquirenti hanno rilevato che il materiale elettronico presenti nell’appartamento della donna erano provento di un furto messo a segno lo scorso 23 novembre in Puglia, e precisamente in provincia di Foggia a Cerignola.
La merce rinvenuta, secondo la ricostruzione delle forze intervenute, sarebbe il bottino di un raid messo a segno ai danni di una società che curava il trasporto merci. In quella occasione, lo scorso novembre, il conducente del mezzo fu accostato da balordi e sotto minaccia fu costretto a consegnare la merce. In pratica, tutti strumenti di alto valore, e cioè di oltre 100 mila euro.
Ciò che ancora non è chiaro e come parte di quel bottino sia finito a Torre del Greco, nella casa della 36enne. Al momento, infine, sono in corso le indagini delle forze inquirenti per la ricostruzione dei “passaggi di mano”.
